Il sottosegretario allo Sviluppo Economico ha annunciato l’avvio di una commissione di controllo sui prezzi dei carburanti. La decisione giunge dopo le aspre polemiche suscitate dagli aumenti alla pompa del prezzo della benzina, (secondo i consumatori, e non solo, ingiustificati), in base a una lettura congiunta delle dinamiche dei prezzi del petrolio e del tasso di cambio euro/dollaro.
Alla commissione viene assegnato il compito di studiare il rapporto tra prezzo industriale e prezzo finale, e notare possibili divergenze, che si configurerebbero come non spiegabili da parte delle compagnie. Secondo indiscrezioni, si parlerebbe di una riduzione del prezzo dei carburanti di circa 3-4 centesimi, come già a fine 2010, il Ministro Romani aveva fortemente sollecitato, dopo le accuse dei consumatori sui rincari natalizi. I 3-4 centesimi sarebbero il differenziale medio di prezzo tra i carburanti in Italia e quelli della media UE. Per il resto, la vera sfida, comunica Saglia, si giocherà in Europa, dove l’Italia proporrà una borsa del petrolio europea, che dovrebbe meglio monitorare il rapporto tra quotazioni del greggio e prezzo finale, e aderire quest’ultimo maggiormente alle esigenze economiche dei Paesi europei.