Svizzera, annullato l’aumento della tassa sul traffico pesante
Il 3 ottobre il Tribunale amministrativo federale della Confederazione
Elvetica ha accolto i ricorsi presentati da alcuni autotrasportatori
contro il terzo aumento della Tassa sul Traffico Pesante commisurata
alle prestazioni, più conosciuta dagli operatori come TTPCP.
La sentenza ha accolto la tesi secondo cui l’aumento introdotto a
partire dal mese di gennaio 2008 violerebbe il principio in virtù del
quale “i proventi della tassa non devono superare i costi di
infrastruttura non coperti e i costi a carico della collettività”.
Grande il disappunto del dipartimento federale svizzero dell’Ambiente,
dei Trasporti, dell’Energia e delle Comunicazioni (Datec): “La politica
di trasferimento del traffico, confermata più volte dall’elettorato
svizzero alle urne, potrebbe così subire una battuta d’arresto. La
TTPCP”, ha ricordato il dipartimento guidato da Moritz Leuenberger, “è
una colonna portante della politica di trasferimento del traffico
pesante dalla strada alla ferrovia che il popolo svizzero ha confermato
in diverse occasioni alle urne. Il valore medio di 325 franchi svizzeri
sul tratto di riferimento Basilea-Chiasso, al quale si mirava con il
terzo e ultimo aumento della tassa, è stato accolto dal popolo nella
votazione del 1998. L’elettorato svizzero ha inoltre detto “sì” anche
al progressivo aumento della TTPCP. Una tassa – ha sottolineato il
Datec – che ha contribuito in maniera determinante all’aumento di
efficienza nel settore dei trasporti e al trasferimento del traffico
pesante dalla strada alla ferrovia. Per raggiungere l’obiettivo,
fissato nella Costituzione, di trasferire il traffico sulla rotaia,
occorre puntare anche su altri strumenti, primo tra tutti la cosiddetta
Borsa dei transiti alpini”.
Il dipartimento valuterà le ripercussioni della decisione sulle
entrate, che si potrebbero ripercuotere sul finanziamento di progetti
per la realizzazione e il completamento di infrastrutture di trasporto.
Inoltre, successivamente alla analisi della motivazione della
decisione, verrà decisa l’eventuale impugnazione davanti al Tribunale
Federale, ovviamente d’intesa con il dipartimento delle Finanze.
Attesi ulteriori sviluppi della vicenda. Infatti, il Consigliere
Federale Moritz Leuenberger ha, da pochissimo, presentato il rapporto
strategico “Futuro delle reti infrastrutturali nazionali in Svizzera”
che evidenzia come le reti infrastrutturali svizzere di strade,
ferrovie, aviazione, elettricità, gas e telecomunicazioni siano in
stato ottimale e come, nel settore dei trasporti, occorra sviluppare
nuovi modelli di finanziamento. Modelli che potrebbero essere
assoggettati a ripercussioni proprio in virtù della sentenza del
Tribunale elvetico.