TAGLI ALLE PENSIONI DAL 1 GENNAIO 2016
Molti pensionati nei primi giorni di gennaio 2016 si sono ritrovati con una rata di pensione più bassa rispetto a quella di dicembre. Dipende dal cosiddetto “conguaglio pensione da rinnovo”. Si tratta di una conseguenza della cosiddetta perequazione automatica, cioè il meccanismo di rivalutazione delle pensioni. Cosa significa? «Nel conteggio della pensione – spiegano gli esperti – viene applicato anche un indice di rivalutazione che considera l’adeguamento all’inflazione registrata nei 12 mesi precedenti e calcolata con l’indice dei prezzi al consumo rilevato dall’Istat. Ebbene, il dato provvisorio applicato per tutto il 2014 sui ratei delle pensioni, pari all’1,2%, si è rilevato maggiore rispetto al dato definitivo dell’1,1 per cento per la minore crescita dell’inflazione rispetto a quanto previsto dagli indicatori ufficiali». In sostanza per recuperare tali somme anticipate, l’Inps sottrae oggi circa 12 euro ogni 1.000 euro di
pensione.
Ma c’è di peggio: con la Circolare di poche ore fa, l’Istituto ha avvertito che il prelievo, oltre al rateo di gennaio, riguarderà anche quello di febbraio. Sulle pensioni minime, quelle intorno ai 500 euro lordi, il taglio sarà di circa 5,50. Per le pensioni intorno ai 1.500 euro la somma decurtata è pari a circa 15-16 euro.
Si guarda perciò ora con attenzione ai nuovi indici di perequazione relativi all’anno appena trascorso. Il dato, appena pubblicato,è pari appena allo 0,3% e solo di tanto ci sarà la leggerissima perequazione nel corso del 2016.
Tale dato è riferito alle pensioni di più basso importo, cioè non superiori ai 1.502 euro mensili. Per quelle più in alto, il tasso viene applicato con valori praticamente impercettibili.