Talpe e truffe alle Poste nel Napoletano Incassavano assegni delle assicurazioni
NAPOLI
(14 gennaio) -Rubavano dagli uffici postali gli assegni destinati a
clienti di compagnie assicurative, poi aprivano conti intestati ai
destinatari e dopo qualche giorno trasferivano i capitali ad altri
istituti di credito, chiudendo i conti precedentemente aperti.
È
andata avanti per almeno un anno la maxitruffa gestita da una
associazione criminale, dietro cui c’è il sospetto della mano della
criminalità organizzata, smantellata ieri, dai carabinieri di Trento
che hanno consegnato tredici ordinanze di custodia cautelare ad
altrettante persone, tutte provenienti da Napoli, Castelvolturno e
Aversa. Destinatarie delle misure, anche sei donne, di Giugliano e
Marano. Per tutti l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata a
truffe, riciclaggio, ricettazione, falsità in scrittura privata e
sostituzione di persona.
L’indagine prende avvio nell’aprile del 2008 da una denuncia sporta
dagli impiegati della Banca Nazionale del Lavoro di Trento presso la
quale qualcuno aveva appena depositato un assegno risultato rubato.
In breve tempo i carabinieri comandati dal capitano Michele Firinu,
seguendo il percorso dell’assegno in questione, ricostruirono la
truffa. All’inizio nel gennaio 2009 Salvatore Scognamiglio, 28 anni di
Napoli, uno dei due presunti capi dell’organizzazione criminale,
disoccupato e con precedenti penali, era stato sorpreso dai carabinieri
all’uscita di una banca nella quale, secondo l’accusa, aveva tentato di
aprire un conto corrente sul quale depositare uno degli assegni
sottratti. Si trattava del settimo arresto in flagranza, nel giro di
tre mesi.