Tar accoglie ricorso delle donne, escluse dalla vita politica di Taranto
La sezione di Lecce del Tar Puglia ha
accolto il ricorso presentato dal Comitato cittadino “Taranto futura”
che ha chiesto l’annullamento delle nomine degli assessori della
Provincia di Taranto perchè tutti maschi. Entro 30 giorni, hanno
disposto i giudici, deve essere assicurata la presenza di entrambi i
sessi nell’esecutivo. La giunta provinciale è retta da Gianni Florido
(centrosinistra).
Il ricorso era stato presentato dall’avvocato Nicola Russo,
coordinatore del Comitato cittadino Città futura, promotore in passato
di un referendum sulla chiusura totale o parziale dell’Ilva. La
Provincia di Taranto è stata difesa dall’avvocato Cesare Semeraro,
mentre gli assessori non si sono costituiti in giudizio. Il ricorrente
lamentava il mancato rispetto di alcune specifiche norme dello Statuto
della Provincia di Taranto e dalla normativa sulle pari opportunità.
Pertanto, secondo l’avv.Russo, che ha presentato ricorso anche in
proprio, deve essere assicurata la presenza in giunta di assessori di
entrambi i sessi, «non essendo assolutamente sufficiente un semplice
sforzo teso a raggiungere un simile risultato; si tratta, pertanto, di
una tipica obbligazione di risultato (e non di diligenza) – afferma
Russo – che viene ad integrare un vincolo alla scelta degli assessori e
che non può essere derogata dagli accordi politici».
Il presidente della Provincia: mi adeguerò. «Mi adeguerò a una
norma che peraltro condivido e che ho fatto cambiare io nello Statuto.
Farò in modo di rappresentare il genere femminile nella giunta». Lo
dice il presidente della Provincia di Taranto, Giovanni Florido che ha
30 giorni per inserire almeno una donna nella squadra di governo. Se
non dovesse farlo la giunta decadrebbe. Per Florido non c’è nessuna
difficolta ad adempiere. «Mi sono battuto per una vita per i diritti
civili, adesso devo sentirmi dare del maschilista», spiega. «Io ero
sereno: avevo chiesto ai partiti l’indicazione di due donne. Due giorni
prima della prima riunione del consiglio provinciale avevo il nome di
un possibile assessore donna indicatami da un partito. Poi la direzione
di quel partito si è riunita e ha cambiato nome. Non potevo riaprire la
discussione e sconvolgere gli equilibri della giunta: o rompevo con il
partito o rischiavo l’impopolarità. Non ho fatto in tempo a cambiare. È
una cosa che ho scritto peraltro nelle motivazioni con cui ho
presentato la giunta».
Avvocato Russo: presenza donne deve essere proporzionale. «La
presenza delle donne nella giunta provinciale non deve essere simbolica
ma proporzionata. Se gli assessori sono 10, occorre che la
rappresentanza femminile sia quantomeno di tre. Se ciò non avverrà
impugneremo di nuovo le nomine davanti al Tar». Lo spiega l’avvocato
Nicola Russo, presidente dell’associazione Taranto Futura, autore del
ricorso al Tribunale Amministrativo regionale di Lecce che ha azzerato
la giunta guidata da Gianni Florido formata, contrariamente a quanto
prevede lo Statuto, da soli uomini.
Carfagna: sensibilità verso le donne al di là delle quote rose. «Un
buon amministratore, un politico attento, dovrebbe mostrare sensibilità
nei confronti delle donne e garantire una adeguata rappresentanza della
componente femminile in ciascun organismo, a prescindere dalle quote
rosa alle quali sono sempre stata contraria». Così il ministro per le
Pari Opportunità, Mara Carfagna, commenta la decisione del Tar
pugliese. «Se questa sensibilità viene a mancare, come nel caso della
Provincia di Taranto, ben venga un intervento del Tar a rimettere le
cose a posto».