Tar, recesso contratto Sky o telefonico: l’utente non prede il credito residuo

Spesso il problema delle schede prepagate, si tratti di schede telefoniche o di schede per la Tv a pagamento, era che al momento della scissione del contratto si perdeva anche l’intero credito residuo. Una sentenza del Tar del Lazio ha stabilito che sono addebitabili
all’utente solo i costi connessi con la chiusura del rapporto con la TV a pagamento Sky,
senza penali.

«Bene la sentenza

– dichiara l’avvocato
Angelo Pisani, Presidente Nazionale di Noi Consumatori.it –, ma la nostra Associazione Noiconsumatori.it crede che l’Authority delle Comunicazioni debba fare di più. Il fatto che l’utente, in caso di recesso dal contratto debba pagare soltanto le spese, non è una novità. Esso è stabilito nella Legge 2 aprile 2007, n. 40 (Bersani) che all’art. 1 comma 3 spiega che “i
contratti per adesione stipulati con operatori di telefonia e di reti
televisive … devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal
contratto … senza spese non giustificate da costi dell’operatore”».

Dunque, attenzione a possibili ‘tranelli’ effettuati da operatori telefonici o televisivi. In caso di problemi di questo tipo, invitiamo gli utenti a contattare direttamente la nostra associazione e segnalarci il problema ai seguenti contatti:

Segreteria nazionale Noi Consumatori
indirizzo: 80129 NAPOLI – Piazza Vanvitelli, 15

sito:
www.noiconsumatori.it

mail:
[email protected]

recapito
telefonico: 081 556 77 77

sms: 333 71 76 353