Tariffe, da aprile gas +3,6% ed elettricità -3,1%
ROMA – Le bollette elettriche diminuiranno di
nuovo, mentre quelle del gas ancora una volta faranno registrare un
consistente aumento. Nel consueto aggiornamento trimestrale,
l’Autorità dell’energia ha stabilito che dal primo aprile la luce
costerà il 3,1% in meno con un calo della spesa media delle
famiglie di circa 13 euro su base annua, mentre il prezzo del gas
salirà del 3,6%, con un aggravio di 34 euro. A conti fatti ci sarà
un maggiore esborso di 21 euro. L’Autorità ha calcolato inoltre che
la spesa totale per elettricità e gas di una famiglia tipo resta
comunque inferiore del 4% rispetto ad aprile 2009, con un risparmio
di 59 euro l’anno.
Sull’aumento dei prezzi del gas, osserva l’Autorità, pesano non
solo le quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi ma
soprattutto “le costose asimmetrie ancora evidenti rispetto al
settore elettrico”, visto che “i mercati internazionale e nazionale
del gas sono ancora caratterizzati da livelli insoddisfacenti di
concorrenza ed efficienza”. Per evitare conseguenze ancora più
sfavorevoli nei prossimi mesi invernali, quando aumenteranno
nuovamente i consumi, il presidente dell’organismo Alessandro Ortis
propone quindi una “revisione dei meccanismi di aggiornamento dei
prezzi” con l’obiettivo di “trasferire tempestivamente ai clienti
finali gli effetti positivi dei cambiamenti che stanno emergendo”.
Per quanto riguarda l’elettricità, invece, Ortis afferma:
“Registriamo con soddisfazione un ulteriore beneficio per famiglie
e piccole imprese; gli effetti positivi della crescente concorrenza
hanno consentito di contrastare efficacemente anche gli aumenti dei
prezzi petroliferi, ai quali resta comunque ancora molto esposto il
sistema energetico italiano. Il prezzo dell’energia elettrica segna
un -3,1% mentre dall’inizio dell’anno, il prezzo del petrolio ha
registrato un ulterioreaumentodel 6,1% in euro”.
Per promuovere prezzi meno sfavorevoli ai consumatori l’Authority
ha quindi avviato un procedimento per rivedere i meccanismi di
aggiornamento dei prezzi, anche “a fronte delle recenti ed
importanti evoluzioni nei mercati internazionali del gas naturale
(contrazione dei consumi di gas per l’effetto-crisi; sviluppo della
produzione di gas non convenzionale, in particolare negli Usa, per
effetto di nuove tecnologie)”. A livello internazionale, spiega
l’Autorità, questi cambiamenti hanno dato il via a processi di
revisione dei contratti pluriennali take or pay e per la
formulazione di contratti di più breve durata o addirittura spot. A
livello nazionale, occorrerà tener conto anche della possibile
evoluzione del contesto normativo (ad esempio, avvio della borsa
del gas e altre misure proconcorrenziali) che “potrà permettere
all’Autorità di definire proattivamente coerenti evoluzioni anche
per le modalità di determinazione dei prezzi di riferimento”. Tutto
ciò tenendo conto dei risultati dell’indagine avviata già a fine
2009 sulle modalità e le condizioni di approvvigionamento del gas
in Italia che, assicura l’Authority, sarà concluso con adeguato
anticipo rispetto all’aggiornamento prezzi del prossimo 1 ottobre,
cioè prima dei maggiori consumi invernali.