Tariffe, stangata per le famiglie Unioncamere: «+20%. Rifiuti +30%». Boom delle assicurazioni: +131% in 13 anni
L’INFLAZIONE – Spinta dalla ripartenza dell’economia e dall’aumento dei prezzi di petrolio e materie prime – nota Unioncamere – l’inflazione ricomincia a salire ma resta sotto controllo, mentre le tariffe pubbliche schizzano. «Mentre la crescita dell’inflazione e l’aumento delle materie prime possono essere salutati come un segnale del fatto che l’economia nazionale e internazionale sta ripartendo», ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, «l’incremento delle tariffe in questo momento ancora delicato viene ad incidere negativamente sui bilanci delle famiglie e, quindi, potrebbe anche rallentare la ripresa dei consumi interni. È un elemento che va tenuto sotto osservazione». L’analisi realizzata dall’Osservatorio dei prezzi e dei mercati sulla base dell’indice Ipca, evidenzia che nell’ultimo quinquennio le tariffe pubbliche sono cresciute del 15%, cinque punti percentuali in eccesso rispetto al tasso ufficiale di inflazione. Tra queste le tariffe postali sono rincarate di circa il 13%, le tariffe autostradali di circa il 15%, quelle ferroviarie del 26%, i trasporti marittimi di oltre il 38%. È evidente, per Unioncamere, che questi aumenti contribuiscono a erodere il potere d’acquisto delle famiglie e ad accrescere i costi che gravano sui bilanci delle imprese, in particolare piccole e medie: «Una maggiore moderazione in questo senso – rileva Unioncamere – sarebbe auspicabile, soprattutto in un fase come quella attuale in cui gli equilibri economico-finanziari degli uni e degli altri sono già messi a dura prova dalla debolezza del mercato del lavoro e dall’aumento delle materie prime».
BOOM ASSICURAZIONI -Accanto alle tariffe locali, c’è il vero e proprio boom delle assicurazioni. Dal 1996 al 2009 i prezzi in Italia sono aumentati del 131,3%, contro il +35,3% della zona euro. A certificare la galoppata di rc auto e altri prodotti assicurativi è il Quaderno dei prezzi del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia relativo a dicembre 2009. Secondo il voluminoso studio, che propone anche un confronto tra i cinque maggiori Paesi europei, l’Italia conquista il primo posto dei rincari: al secondo posto c’è il Regno Unito (+78,6%) e al terzo la Spagna (+67,4%). Seguono la Germania (+30,1%) e la Francia (+16,5%). Consistente anche l’aumento dei servizi finanziari (+89,9% contro +43% della zona euro). In generale, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo dal 1996 mostra un forte aumento per la Spagna (+42%) e per l’Italia (+33%), entrambe sopra la media di Eurolandia (+27,8%). Sotto la soglia si trovano invece Francia (+23,4%), Regno Unito (+23,1%) e Germania (+21%).
assicurazioni comeogni anno ricevo aumenti dell’ assicurazione ingiustificati, l’ ultimo oggi. Mai fatto incidenti e l’ assicurazione del mio motociclo 200 cc passa da 600 a 700 euro. Mi potete dire come ed a chi devo dnunciare la cosa ? Ringrazio anticipatamente cordiali saluti danilo