Tarsu Napoli, arrivano i primi rimborsi il Comune stanzia 6 milioni di euro
NAPOLI (3 dicembre) – È di sei milioni di
euro il fondo stanziato dal Comune di Napoli per il rimborso sulla
tassa dei rifiuti che ha visto un notevole aumento dopo il decreto
legge che prevede la totale copertura da parte del Comune delle spese
per il trattamento dei rifiuti.
Seimila famiglie del quartiere di Chiaiano, sede delle discariche
cittadine, saranno interessate dal contributo per il pagamento di circa
50 per cento della Tarsu. I cittadini del quartiere napoletano sono
alcuni degli aventi diritto all’agevolazioni considerando i 180 camion
giornalieri che transitano e le 900 tonnellate di rifiuti sversate al
giorno.
Le famiglie con invalidi al 100 per cento, con anziani superiori ai 65
anni o con più di tre figli, ma che abbiano un totale dell’Isee per il
2008 di 8.500 euro potranno richiedere le agevolazioni per il rimborso
Tarsu. I documenti dovranno essere richiesti presso i centri Caaf.
«Questo nostro provvedimento dimostra l’impegno dell’amministrazione
comunale a contrastare un provvedimento incostituzionale e a venire
incontro ai disagi dei cittadini di Chiaiano, infatti, per loro abbiamo
dato anche priorità assoluta nel rifacimento delle strade sfruttando i
15 milioni di euro stanziati dalla Regione Campania», ha detto il
sindaco di Napoli, Rosa Iervolino.
Tutti i sindacati che con gli assessori comunali Giacomelli, Realfonzo
e Riccio hanno firmato l’accordo, hanno sottolineato l’unicità in
Italia di un provvedimento del genere e soprattutto hanno stigmatizzato
la posizione della Provincia di Napoli che non affronta l’argomento e
non accetta le richieste sindacali, pur percependo il 5% della Tarsu
dei cittadini napoletani.
La Iervolino: Tarsu? Legge incostituzionale. «La legge è
incostituzionale perché prevede un trattamento solo per i cittadini
della Campania, lo capirebbe anche uno studente al primo anno di
giurisprudenza».
Così il sindaco di Napoli Rosa Iervolino, riferendosi al decreto legge
Bertolaso, poi divenuto legge, che prevede solo per la regione Campania
l’impossibilità di avere deroghe sulla decisione di mettere a carico
degli enti locali le spese per il trattamento dei rifiuti.
«Purtroppo adesso è legge e non possiamo fare più niente, solo
adeguarci – ha detto Iervolino – senza le modifiche proposte per gli
enti locali ci avrebbero consentito di appellarci alla Corte
costituzionale, ma con quelle attuali non era possibile e quindi i
cittadini di Napoli devono subire un trattamento diverso rispetto al
resto d’Italia».