Tassa rifiuti, task force anti-evasori
Basta “furbi”. Al Comune di
Napoli, tartassato dalle proteste dei cittadini per l’aumento-record
(+60%) della tassa sui rifiuti, hanno distaccato 25 dipendenti per
stanare gli evasori. Controlli incrociati con le banche dati
dell’anagrafe cittadina, della Camera di Commercio e quella tributaria:
la task force sta letteralmente “stanando” quelli che non pagano.
«Vogliamo proteggere i napoletani onesti e verificare se sarà possibile
pagare tutti di meno, già dall’anno prossimo», spera l’assessore al
Bilancio, Riccardo Realfonso. Per ora sono partiti 40.000 questionari
diretti a chi non risulta in regola: «Chi lo riceve deve solo fornirci
quelle informazioni che, per ora, sono scarse. Basterà recarsi al front
office aperto al corso Arnaldo Lucci: qui si verificherà se si tratta
di evasori oppure di cittadini su cui abbiamo poche notizie». In
preparazione pure il bando che offrirà un rimborso ai napoletani che
dichiarano redditi molto bassi: ma si tratta, appunto, di rimborsi. In
pratica, la Tarsu dovranno pargarla anche i poveri: cui poi andrà
“diviso” il nuovo fondo comunale da 2,5 milioni di euro.