Tassa sui morti, Noiconsumatori.it: «Siamo alla vergogna, ora la Iervolino ci fa pagare anche all’infinito la tassa sui morti»
Pisani : bilancio virtuale e tassa
sui morti un modo per dare ossigeno al bilancio del Comune di Napoli, che
inserisce a bilancio “irritualmente” contravvenzioni che non riesce a
riscuotere dai vivi, chi sa come contatterà le anime e gli eredi dei morti
Il Movimento Noiconsumatori.it intende chiedere un risarcimento danni
al Comune di Napoli per il degrado e l’abbandono in cui versano i cimiteri
napoletani. L’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’associazione, commenta la
scandalosa decisione della giunta Iervolino di introdurre una “tassa sui
morti”. “Il Sindaco di Napoli – spiega Pisani – dopo aver spremuto fino
all’osso i cittadini ora intende chiedere i soldi persino ai defunti”. Il
Comune si è inventato la formula di un “contributo per giardinaggio, nettezza e
decoro” – continua la nota – ma in realtà è solo un modo per spillare altri
soldi: i cittadini dovranno pagare nove euro all’anno per ogni loculo. “La
tassa sui morti – continua Pisani – è quanto di più sgradevole il Comune
potesse escogitare”. “La previsione in Bilancio comunale di introiti derivanti
da una tassa annuale di 9 euro per ogni singolo loculo cimiteriale è l’ultima
trovata dell’assessore Realfonzo, alle prese oramai non già con la finanza
creativa per trovare i soldi sperperati dal suo sindaco, ma impegnato in
sistemi sempre più fantasiosi e di cattivo gusto pur di mettere le mani in
tasca ai napoletani” ha spiegato il presidente di Noiconsumatori.it, l’avvocato
Angelo Pisani, in merito alla cosiddetta tassa sui morti.
“Oramai non c’è più limite all’insipienza di questa classe politica
che ha perso ogni contatto con la realtà della città. Una classe politica
fallita che sta trascinando nel fango il buon nome di Napoli. Prima il taglio
di fondi al Teatro San Carlo, a dimostrazione di non aver alcun rispetto per la
massima istituzione culturale cittadina, ed ora la tassa sui morti. Una tassa –
attacca Pisani – che pagheranno i vivi. Ma quel che fa rabbia è che in cambio
di questo ennesimo salasso il comune promette come controprestazione
giardinaggio, nettezza e decoro dei cimiteri. Sarebbe bello se Realfonzo si
facesse un giretto nei cimiteri per vergognarsi della tassa che vorrebbe
imporre ai napoletani. Se possibile – argomenta Pisani – i cimiteri vengono tenuti
ancora più sporchi e indecorosi della città. E pure in città, dove la nettezza
urbana è roba da quarto mondo, ci impongono un aumento della Tarsu di circa il
40 per cento”. “A proposito di tassa sui morti –conclude Pisani -, ma la
Iervolino la farà pagare anche ai congiunti delle persone che muoino per
scansare le buche nella città-gruviera o ai parenti di quanti sono stati
assassinati dai pali dell’illuminazione pubblica caduti?”.
tarsu e tassa sui morti Se propio vogliono rendersi utili, tutti coloro, che, vanno in cerca del voto in periodo elettorale,una cosa buona possono forse, farla,scopare con le (scope) tutta Napoli, e solo cosi possono rendersi utili
tagli al SAN CARLO E’l’unica cosa, che, distingue il meglio dal peggio,che devo subire quotidianamente,e cioè la musica lirica,dove come si suol dire (si mangiano i soldi) propio dove potremmo tenere la testa alta anche li questi inetti mettono le grinfie. lucrose.