Tasse su tasse, introduzione dell’Iva sulle cartelle esattoriali, Pisani: “Improponibile. Cittadini sempre più vessati e massacrati. Il Governo faccia passo indietro”
“Ancora una decisione vergognosa del Governo Monti in danno dei contribuenti con l’introduzione dell’Iva sull’aggio che il contribuente paga ad Equitalia su ogni cartella di pagamento. Un ulteriore balzello dell’Iva che continua a massacrare i cittadini confermando gli interessi dei poteri forti e delle banche. Già prima per le attività di riscossione effettuate da Equitalia, ogni contribuente pagava un compenso decisamente alto, l’aggio, all’agente per la riscossione. Ricordo che per l’art. 10, comma 5° del DPR 633/72 prevedeva che sono esenti dall’imposta (I.V.A.) “le operazioni relative alla riscossione dei tributi…”. Articolo divenuto aria fritta con l’entrata in vigore di questo decreto dell’esecutivo Monti perchè da ora in poi qualsiasi contribuente che si troverà a fare i conti con Equitalia sarà obbligato a pagare una cartella più cara perché l’aggio di Equitalia, fino ad oggi del 9%, sarà ulteriormente gravato del 21 % di Iva da calcolare che, ribadisco, per Equitalia viene calcolato anche sugli interessi di mora, sebbene l’agente per la riscossione non abbia assolutamente anticipato alcuna somma tale da giustificare questo “ristoro economico”. Unico compito dell’agente di riscossione dovrebbe essere quello di notificare legittimamente la cartella di pagamento al contribuente, nei termini previsti dalla legge. Ma cosi non è purtroppo ed a farne le spese saranno i soliti noti, i contribuenti, vittime dell’ennesima stangata e sempre più schiacciati da un sistema di riscossione medievale, poco trasparente, e che spara nel mucchio”. Lo ha detto l’avv. Angelo Pisani, presidente di noi consumatori.it e leader del Movimento AntiEquitalia, che chiede ” un immediato annullamento dell’incremento Iva, ingiustificato e illegittimo”. “Improponibile far sborsare ulteriori soldi a chi quotidianamente viene vessato e calpestato nei diritti. Il Governo faccia un passo indietro” – conclude Pisani.