Tasse universitarie,le Fiamme Gialle indagano sugli studenti «evasori»
Molti
studenti della Federico II cominceranno a tremare. E non per un esame
dall’esito incerto; quanto per un’indagine che la Guardia di Finanza ha
avviato per scovare quanti hanno chiesto (e ottenuto) l’esenzione dal
pagamento delle tasse universitarie. C’è chi ne ha beneficiato in
maniera illegittima. «Perché ci sono studenti — afferma il generale
Giuseppe Mango, comandante regionale delle Fiamme gialle — che o sono
percettori di reddito in proprio, o provengono da famiglie che non
possiamo definire indigenti». I finanzieri hanno già un buon numero di
nomi sui quali si sono avviati, e più in profondità scenderanno,
controlli incrociati per scovare frodi. Perché anche quella, magari in
forma diversa, è evasione. Sottrae risorse ‘‘dovute’’ all’università;
acqusisce per sé un diritto sul quale non si ha disponibilità. «Per
questo — continua Mango — giovedì prossimo con il rettore della
Federico II Massimo Marrelli — stipuleremo un’intesa per scovare i
furbi». Finanza e Università alleate. L’iniziativa è emersa ieri
durante il consuntivo delle attività svolte nel 2010.
La relazione delle Fiamme gialle è stordente per la messe di dati che
offre. E dai quali emerge un panorama del tessuto produttivo che sfocia
nell’illegalità. E costringe Mango ad un commento amaro. «L’evasione
in Campania è aumentata — afferma — e non è così automatico, visto che
in tempi di crisi e con meno soldi che girano e minori trasferimenti si
dovrebbe registrare una contrazione». Nelle maglie dei circa 5.000
finanzieri che operano in regione sono finiti tutti quei redditi non
tassati alla fonte. Sono 2,6 i miliardi sottratti al fisco e
‘‘ritrovati’’; 554 milioni di Iva evasa e 60 milioni di Irap non
versata; 718 gli evasori totali. L’identikit dell’evasore è presto
fatto. «Non c’è solo il commerciante che non emette scontrino (il 64% in
Campania, il 66 nella sola Napoli, ndr) — riflette Mango — ma anche
medici, avvocati e imprenditori che non fatturano. Insomma, i colletti
bianchi portano la bandiera dell’evasione». Ed ecco perché i lavoratori
in nero scoperti l’anno scorso sono 1.651 e 426 gli irregolari (+45%
rispetto al 2009), con il conseguente recupero di ritenute fiscali per
circa 20,6 milioni di euro (+42% rispetto al 2009) e di contributi
previdenziali ed assistenziali per oltre 3,7 milioni di euro. Spulciando
fra i dati, c’è dell’altro. «Anche la corruzione è aumentata», allarma
il generale (207 le persone denunciate).
– I finanziamenti comunitari e nazionali percepiti indebitamente
ammontano a 61,5 milioni; 350 milioni di euro di danni erariali sono
stati denunciati alla Corte dei conti (106 i soggetti responsabili
accertati), 17 i milioni sequestrati. Anche l’industria del falso è
stata setacciata. Arrivando al sequestro di circa 10 milioni di
articoli merceologici recanti marchi contraffatti o con false (bloccate
disponibilità per 7,5 milioni di euro, alle quali si aggiungono 144
opifici ed immobili, nonché 25 mila tra macchinari ed attrezzature
industriali).