Tat, vaccino anti-Aids in fase di sperimentazione
Non tutti i grandi cervelli sono all’estero, qualcuno è rimasto e le sue scoperte sono importantissime. Come Barbara Ensoli del Centro nazionale AIDS dell’Istituto superiore di Sanità, che ha sviluppato un vaccino anti-Aids, ancora in fase di sperimentazione ma che ha dimostrato come in 87 pazienti trattati dopo 48 settimane sia notevolmente migliorato il sistema immunitario già compromesso dal virus, grazie all’azione del vaccino Tat combinato con la terapia antiretrovirale.
Il vaccino migliora la loro qualità della vita – spiega Ensoli – perchè anche se le terapie bloccano il virus non riescono a bloccare una serie di altre disfunzioni che continuano a esserci, da quelle cardiovascolari a quelle cerebrali, fino all’invecchiamento precoce, con gente di 40 anni che ne dimostra 70″.
Lo studio appena pubblicato sulla rivista scientifica PlosOne è in fase II avviato tra molte polemiche nel 2009, quando furono fatti i primi arruolamenti di volontari per la sperimentazione in undici centri clinici italiani. I centri clinici coinvolti sono: Policlinico di Modena, Ospedale Amedeo di savoia di Torino, San Raffaele e Sacco di Milano, Spedali Civili di Brescia, San Gerardo di Monza, Sant’Anna di Ferrara, S. M. Annunziata di Firenze, San Gallicano di Roma, Santa Maria Goretti di Latina, Policlinico di Bari.
I passi successivi sono ancora più ambiziosi: valutare l’effetto del vaccino in pazienti sintomatici, per bloccare la malattia, e poi valutare l’effetto preventivo del vaccino, ossia su pazienti sani.
La Ensoli, ha spiegato che non ci sono più fondi per completare la fase II. Servivano 21 milioni di euro, ne sono stati ottenuti 13, ne servono molti di più. Sono cifre che possono sembrare assurde ma una azienda farmaceutica privata avrebbe speso almeno 20 volte di più.
E il risultato di questo sforzo è che il ‘copyright’ del vaccino anti-Aids è tutto pubblico: è l’Istituto Superiore di Sanità a detenere i dieci brevetti che compongono la scoperta, “poi valuteremo – spiega ancora Garaci – come rapportarci con le case farmaceutiche che vorranno produrre il vaccino quando sarà pronto. Noi non agiamo a scopo di lucro, ma per l’interesse della collettività”.
Le info ufficiali sul vaccino tat sono reperibili sul sito dell’Istituto superiore di sanità 3 oppure al numero verde 800861061 che dal 12 novembre è disponibile dalle ore 10 alle 18 e non solo dalle 13.