Taxi a tariffa fissa per risparmiare pronto il piano per Natale
Un piano tariffe natalizio per i taxi napoletani. Con tariffa fissa per la Ztl. Questo il progetto in cantiere negli uffici dell’assessorato comunale alla Mobilità, che ha avviato le consultazioni con associazioni di categoria e consumatori per elaborare un documento che, a partire da dicembre, faciliterà l’accesso di cittadini e turisti ai veicoli a pagamento, con il faro puntato proprio sull’area del Centro storico sottoposta da ottobre a limitazioni di traffico.
«Vogliamo rafforzare le tariffe fisse, che adesso servono soprattutto le aree a maggior affluenza turistica, per rendere il servizio taxi più appetibile per i cittadini»: l’assessore alla Mobilità Anna Donati risponde così all’appello rivolto su Facebook da un gruppo di professionisti napoletani, che chiede un costo fisso di 6 euro per usufruire dei taxi nelle zone del centro in cui non si può più arrivare con l’auto.
E la Ztl sarà infatti il primo percorso a caratterizzarsi con una quota fissa per i viaggiatori. Allo studio della commissione tecnica Comune-associazioni di categoria insediata a Palazzo San Giacomo c’è una tariffa predeterminata «Centro Storico», che dovrebbe avere validità per un percorso medio di 3 chilometri e una sosta forfettaria di un minuto per corsa. Costo programmato: 6,8 euro. In linea, dunque, con quanto richiesto nell’appello sul web.
La commissione mista sui taxi, presieduta dall’ingegnere Giuseppe D’Alessio, è dunque al lavoro per estendere il piano tariffe a diversi quartieri. I tecnici comunali stanno verificando una serie di percorsi fissi, per maggior parte confluenti sempre verso le Ztl, che consentano l’istituzione di ulteriori tariffe predeterminate, destinate a restare in vigore anche con l’anno nuovo. Contestualmente, resta l’obiettivo di migliorare la scorrevolezza del traffico, con attenzione rivolta in questi giorni alle corsie preferenziali, per favorire sia il trasporto pubblico che quello non di linea. In particolar modo, per questo scopo è stato anche quadruplicato il numero degli ausiliari del traffico.
Decisivo per l’attuazione del piano sarà comunque il parere dei tassisti, rappresentati in commissione dalle principali sigle di categoria. C’è già la disponibilità a creare tariffe fisse – che, in caso di accordo, dovrebbero essere applicate obbligatoriamente – ma, prima dell’ok definitivo (una nuova riunione è prevista in settimana), ci sono alcuni nodi da sciogliere: il primo, evidenziato da Ciro Langella dell’Uti, riguarda la richiesta fatta al Comune di poter circolare in una serie di zone che oggi sono riservate solo ai residenti (ad esempio via Mezzocannone e Piazza San Domenico) o ad operazioni di carico e scarico, «per poter offrire un servizio più efficiente agli stessi residenti». Il secondo riguarda le tariffe ordinarie dei taxi napoletani, quelle a tassametro, ritenute troppo basse: «Sono ferme dal 2007 e vanno riviste, anche perché gli aumenti di benzina e di assicurazioni rendono difficile l’attività per i tassisti – dice Mario Baldino di Cisal-Federtaxi -. Parliamo di 0,77 euro al chilometro contro quasi 1 euro di media nazionale».
Su quest’ultimo punto, però, l’assessore frena: «Sappiamo che le tariffe ordinarie a Napoli sono più basse rispetto a quelle delle altre grandi città e che i costi di gestione sono aumentati, ma crediamo che aumentare i prezzi sia una scelta sbagliata in questa fase di crisi – sottolinea la Donati -. La nostra idea è che con il rafforzamento delle tariffe predeterminate ci sarà più lavoro per i tassisti e dunque anche maggiori guadagni».