Telecomunicazioni e diritti dei cittadini/consumatori di un bene ormai necessario: mercoledì qualcosa dovrebbe cambiare, a livello europeo. Il tutto sotto la supervisione diretta della Commissione europea – con nuovi poteri in materia – e dell’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (Berec), che contribuiranno a creare una maggiore certezza del diritto e aiuteranno gli operatori del settore a crescere in un mercato delle telecomunicazioni “paneuropeo”. Si parla per esempio della possibilità di passare da un operatore telefonico all’altro in un solo giorno lavorativo e senza dover cambiare numero. Ma anche di avere informazioni più chiare in merito ai servizi offerti e una migliore protezione dei dati personali. Il 25 maggio entra in vigore l’ultima riforma continentale delle Tlc, che innalza il livello dei diritti – e dunque dei servizi – nella telefonia fissa, mobile e su Internet. Ma quasi tutti i Paesi europei non sono ancora in regola. Italia compresa.
In realtà infatti solo Danimarca ed Estonia hanno attuato le nuove norme: l’auspicio della Commissione Ue è che si possa arrivare a otto-nove Paesi in due giorni, quelli che mancano alla data di entrata in vigore del pacchetto. Da Roma Bruxelles non si aspetta invece alcuna novità prima dell’estate. Insoddisfazione nelle parole della commissaria Neelie Kroes (nella foto): «Se questi diritti non saranno attuati nella pratica adotterò i provvedimenti necessari nei confronti degli Stati e degli operatori per porvi rimedio». Ossia una raffica di procedure di infrazione.
Per quel che riguarda la tutela dei consumatori, le nuove norme prevedono che i contratti iniziali di abbonamento abbiano una durata massima di 24 mesi, in modo che i clienti possano passare più facilmente a un altro operatore in presenza di offerte migliori. Inoltre, i contratti telefonici o Internet dovranno contenere informazioni dettagliate relative ai rimborsi e alle compensazioni offerte qualora i livelli minimi di qualità del servizio non siano soddisfatti. Sul fronte della sicurezza online, le nuove norme Ue prevedono poi una maggiore protezione contro la violazione di dati personali e lo spam e l’obbligo di avviso in caso di violazione dei dati personali.