Telefonia, il piccolo operatore web contro i big e l’Antitrust apre un’istruttoria
A una settimana dalla presentazione al pubblico del nuovo operatore di
telefonia mobile virtuale, Bip Mobile, l’Antitrust apre un’istruttoria
per verificare se Telecom, Vodafone e Wind non stiano mettendo in atto
un’intesa restrittiva per escluderlo dal mercato. Un’ipotesi che già
ieri Telecom Italia e Vodafone hanno smentito assicurando collaborazione
al garante, Giovanni Pitruzzella.
Il provvedimento, notificato ieri alle tre imprese, fa seguito
alla denuncia del nuovo operatore contro TI, Vodafone e Wind, detentori
insieme di oltre il 90% del mercato della telefonia mobile. L’obiettivo
di Bip Mobile, società guidata da Fabrizio Bona, come rivela il sito già
attivato che riporta il countdown della presentazione, è quello di
collocarsi come primo operatore virtuale «low cost», attraverso
un’offerta caratterizzata da una tariffa unica e da prezzi altamente
competitivi.
«Per il nuovo soggetto – spiega l’Antitrust -, considerati i
costi e i tempi necessari per allestire una propria rete di vendita,
l’accesso alla distribuzione multibrand costituisce la più importante,
se non l’unica, modalità per arrivare ai consumatori».
Nel provvedimento si legge che «Bip Mobile si sarebbe trovata a dover fronteggiare numerose rinunce da
parte di dealer (distributori) che attualmente prestano la loro
attività per più operatori». Si spiega inoltre che tali rinunce
«sarebbero indotte dalle pressioni esercitate di comune accordo da TI,
Vodafone e Wind nei confronti dei dealer con i quali Bip Mobile aveva
già concluso o era in procinto di concludere contratti di distribuzione
dei propri prodotti». A supporto della ricostruzione, Bip Mobile ha
allegato documentazione «attestante le minacce rivolte dagli operatori».
L’istruttoria dovrà concludersi entro il 30 settembre 2013 ma già
Telecom e Vodafone respingono ogni accusa con una motivazione molto
simile: in un mercato che è caratterizzato da una fortissima
competizione, un operatore in più, rispetto ai quattro mobili e ai 17
virtuali già attivi, non può certo fare la differenza. Entrambe le
aziende garantiscono comunque collaborazione. In più Vodafone si riserva
«eventuali azioni» a tutela della «propria immagine e reputazione».
Restando nell’ambito della telefonia, ieri il cda di Telecom Italia ha deciso di non procedere
con l’esercizio dell’azione di responsabilità nei confronti dell’ex
amministratore delegato Riccardo Ruggiero, così come già deciso per l’ex
ad e vicepresidente Carlo Buora (per il quale è stata archiviata la
parte penale). Il consiglio della società, accettando la proposta dei
legali, proporrà così all’assemblea l’approvazione di una transazione
generale con Ruggiero per 1,5 milioni di euro e con Buora per un milione
di euro. Il consiglio ha inoltre nominato cfo Piergiorgio Peluso (ex dg
di Fonsai) al posto di Andrea Mangoni, attuale responsabile delle
attività di Telecom in Sud America.