Telefonia, prezzi giù del 17% in quindici anni
Un calo dei prezzi del 17% contro un’inflazione del 20%. È quello che
ha caratterizzato i servizi di telefonia che, negli ultimi 15 anni,
hanno avuto una funzione «marcatamente anti-inflattiva». A
sottolinearlo è l’Autorità per le comunicazioni, che ha confrontato i
dati aggiornati sull’andamento dei prezzi delle tlc tra il 1995 e il
2009 con quelli dell’inflazione per evidenziare gli effetti positivi
del processo di liberalizzazione del settore. Come indicato dal
presidente dell’Authority, Corrado Calabrò, si tratta di risultati
«lusinghieri, specie se confrontati con l’andamento di quei mercati
che, ancorché liberalizzati, non sono stati affidati a un regolatore
indipendente (come per i trasporti, l’acqua, le poste)». Secondo i dati
Istat rielaborati dall’Autorità, dal 1995 al settembre 2009 l’indice
dei prezzi al consumo dei servizi di telefonia è diminuito da 100 a 83,
a fronte di un aumento dell’inflazione di oltre il 20%. La
liberalizzazione e la concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni è
peraltro dimostrata anche dal successo della portabilità dei numeri
cellulari. Nel comparto mobile, «dove la concorrenza fra operatori non
soffre limiti infrastrutturali», dal 2002 a settembre 2009 più di 21
milioni di utenti hanno cambiato gestore. «È un dato unico in Europa,
sia in termini assoluti che pro-capite, che esprime una incredibile
vivacità nel settore», ha ribadito ancora Calabrò.