Terremoto colpisce l’Abruzzo, 40 i morti accertati: 50mila gli sfollati
Stamattina
all’alba – spiega la sottoscritta, portavoce di Noi Consumatori – ho avvertito
la scossa alle ore 3.32. Ho subito acceso la luce della mia stanza per capire cosa
stesse succedendo, temevo il peggio. Ho visto il lampadario della mia stanza oscillare
a destra e a sinistra, mi girava la testa, sbandavo. Ho svegliato i miei
familiari, ho acceso Sky tg24: non potevano già darne notizia. Dopo un po’
appaiono sottotitoli che raccontano l’accaduto: scossa di terremoto. Epicentro
a L’Aquila, in Abruzzo. Se in un primo momento mi sono sentita sollevata del
fatto che l’epicentro non era nella mia città, dopo un po’ ho realizzato e mi sono chiesta: se a Napoli
la scossa si è sentita così forte, cosa sarà successo in Abruzzo?
Ora so cosa è
avvenuto.
Una
forte e lunga scossa di terremoto ha colpito all’alba l’Abruzzo, con effetti in
tutta l’Italia centrale, alle 3,32. La magnitudo viene valutata dall’Istituto
nazionale di Geofisica e Vulcanologia a 5,8 gradi della scala Richter. Secondo
fonti degli istituti statunitensi la magnitudo è pari a 6,3 gradi Richter.
L’epicentro è stato localizzato a una profondità di 5 chilometri , tra il
capoluogo, Collimento e Villagrande.
La scossa distruttiva si è avuta alle 3,32,
con una magnitudo 5,8 richter. Era stata preceduta da una scossa di intensità
3,5, intorno alle 23. Sono seguite un centinaio di repliche, la più importante
delle quali alle 4,37 del mattino, con una magnitudo 4,6 richter, ma pochi
minuti prima ce n’era stata una di magnitudo 3,3. Altre cinque ne sono seguite,
variabili tra i gradi 2,7 e 3,3 richter. La maggior parte sono state rilevate
solo dagli strumenti, mentre quelle avvertite dalla popolazione sono state una
ventina.
Fra le
vittime 5 bimbi. Evacuato l’ospedale. Decine i dispersi
Estratti vivi uno studente e una donna. Altri sette
sepolti
Il sisma alle 3.32 di magnitudo 5,8. Ancora scosse di
assestamento.
«Il
terremoto ha avuto in alcune zone un effetto pari all’ottavo-nono grado della
scala Mercalli sugli edifici, provocando numerosi crolli»: spiega il portavoce
della Protezione civile, Luca Spoletini, nella sede del dipartimento dove è
riunito il comitato operativo. «Il quadro – continua Spoletini, è estremamente
critico, ci sono stati diversi crolli».
Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, è
arrivato intorno alle
elicottero a L’Aquila per coordinare le operazioni di soccorso. Due sono
i centri operativi della Protezione civile, uno nella sede regionale del
dipartimento a l’Aquila e l’altro nel comando provinciale della Guardia di
finanza, dove stanno arrivando tutti i soccorsi (tende, cucine da campo,
medicinali).
Sono saliti a 40 i morti fin qui accertati per il
sisma. In particolare, di questi: sei sono i morti a Paganica e
tragico conto è destinato salire viste le drammatiche condizioni dei centri
storici colpiti dal sisma. Panico a L’Aquila, dove la popolazione si è
riversata in strada e dove si sono verificati alcuni crolli. Oltre alle tante
persone che risultano ferite, al momento si registrano nel capoluogo cinque
bambini uccisi nel crollo della loro abitazione, per i quali i medici
dell’ospedale San Salvatore nulla hanno potuto. Due le vittime nel paese di
Fossa, un’anziana e una bambina. Un ponte nella zona di Fossa sarebbe crollato
su una autovettura, non si sa se con persone dentro. Altre cinque vittime sono
state estratte dalle macerie a Castelnuovo, piccola frazione di San Pio delle
Camere, devastata dal sisma. Gli altri morti si sono avuti a Tornimparte e
Poggio Picenze.
A Paganica, a circa
capoluogo, secondo fonti della protezione civile, le vittime accertate sono
finora sei.
Una donna di circa 50 anni e un ragazzo sono stati
estratti vivi dalle macerie di due diverse abitazioni a L’Aquila. La donna è
stata recuperata in un edificio di tre piani a due passi da piazza della
Repubblica, proprio accanto a quella che era la prefettura de L’Aquila che è
andata completamente distrutta. Il ragazzo è invece stato estratto dalle
macerie della casa dello Studente in via XX Settembre dove i soccorsi stanno
ancora lavorando perché vi sarebbero ancora altre persone all’interno. Ma
diverse sono ancora le persone che secondo diversi testimoni si troverebbero
sotto le macerie nella città abruzzese.
Nel paese di San Demetrio dei Vestini risultano
disperse decine di persone, secondo quanto riferito dai carabinieri.
È crollata completamente la cupola della chiesa
delle Anime Sante, nel centro storico della città e anche la Cattedrale ha
subito danni strutturali. Crollata anche una parte della Casa dello Studente:
alcuni studenti sarebbero all’interno dell’istituto. Nel centro storico vengono
segnalati altri crolli e alcune persone sarebbero rimaste sotto le macerie. Le
suore dell’istituto religioso sono in strada e prestano aiuto ad anziani e
persone con coperte e altri generi di conforto. Un centro di raccolta è stato
organizzato in Piazza d’Armi. In Piazza Duomo centinaia le persone e molte
macchine sostano con gente ancora sotto choc. Traffico in tilt, blocchi nelle
reti telefoniche.
È una corsa frenetica dei soccorritori per
raggiungere ed estrarre dalle macerie numerosissime persone intrappolate sotto
le palazzine sbriciolate dalla scossa sismica. La situazione più critica è
quella che riguarda la zona compresa tra via XX Settembre e via Campo di Fossa.
In quest’ultimo caso si registra il crollo di un condominio di cinque piani
sotto il quale è molto probabile che siano intrappolate intere famiglie.
Caos nell’ospedale S. Salvatore. «La
situazione all’ospedale de L’Aquila è drammatica – ha detto Alessandro
Mastromarino, chirurgo vascolare – Stiamo procedendo con l’evacuazione dei
pazienti, per ora trasferiti in una chiesa qui vicino, in attesa dell’ospedale di
campo». Si sta operando in una sala allestita al’interno del reparto di
Ginecologia. La cappella dell’ospedale è diventata la corsia più affollata dove
i medici stanno curando i numerosi feriti. Molti reparti sono stati trasferiti
nei tunnel considerati più sicuri dai tecnici. È crollato anche l’obitorio,
quindi le salme, e non solo quelle delle vittime del terremoto, sono state
trasferite sempre passando davanti ai feriti in un altro spazio.
Il sindaco Massimo Cialente ha annunciato
l’allestimento di tendopoli per ospitare la popolazione della città, che si è
riversata interamente in strada.
Danni
anche nell’Ascolano. Seri danni alle abitazioni sono stati segnalati dalla
popolazione anche in diverse località della provincia, tra cui Paganica. Tetti
crollati e case lesionate anche alle porte dell’Aquila, a Prata d’Ansidonia e
Torninparte. A Rovere, sull’Altopiano delle Rocche, è crollato il campanile,
mentre danni e case lesionate si riscontrano anche ad Avezzano con telefoni e
elettricità in tilt. Danni a case si registrano anche nel Pescarese, tra Penne
e Popoli, con lesioni a infrastrutture. Gente in strada a Sulmona e Teramo, con
crolli di cornicioni e crepe nei muri. Nel resto della regione migliaia sono le
persone in strada, da Pescara a Sulmona, da Teramo a Chieti. La Potezione
Civile parla di almeno diecimila edifici lesionati nella provincia aquilana,
numero che potrebbe anche salire. Rinforzi dei Vigili de Fuoco sono partiti da
Teramo e da Roma in direzione dell’Aquila, e il traforo del Gran Sasso per ora
è transitabile. Danni sono stati registrati anche nell’Ascolano.
Sono quindicimila le utenze senza elettricità nella
provincia de l’Aquila in seguito al terremoto. Lo ha comunicato l’Enel alla
Protezione civile.
Potrebbero arrivare a 45-50mila, secondo le stime
della Protezione civile, gli sfollati a l’Aquila e nei paesi vicini.
Chiuse per verifiche tecniche l`A24 Roma-L`Aquila,
nel tratto compreso tra Tornimparte e Assergi, in entrambe le direzioni, e
l`A25 Roma-Pescara, tra Pratola e Bussi-Popoli, in direzione di Pescara, a
seguito del sisma di questa mattina. Per agevolare i soccorsi è stato istituito
il divieto di transito per i mezzi con massa complessiva superiore alle 7,5 ton
sull`A24 tra il bivio A1/A24 e l`Aquila ovest, in direzione di Teramo e
sull’A25, nel tratto compreso tra Pratola e Bussi – Popoli, in entrambe le
direzioni. In alternativa si consiglia di utilizzare l’A1 Milano – Napoli per
poi proseguire sull’A16 Napoli – Canosa ed infine immettersi sull’A14 Bologna –
Taranto. Per coloro che si trovano nei pressi di Bologna è consigliabile
l’utilizzo dell’A14 Bologna – Taranto. Per agevolare i soccorsi, Autostrade per
l`Italia invita a non mettersi in viaggio sull`A24 in direzione dell`Aquila e
di lasciare le Aree di Servizio Colle Tasso sud, Civita sud e Valle Aterno est
e l`area di Parcheggio Roviano sud a disposizione della Protezione Civile per
l`accumulo dei mezzi di soccorso.
Anche a Roma i palazzi hanno tremato a lungo e la
gente è scesa in strada. Si stanno verificando danni a cose e persone. Il capo
del Dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso ha convocato il
Comitato operativo e ha informato il presidente della Repubblica, Napolitano, e
il premier Berlusconi, con i quali è in costante contatto per aggiornarli sulla
situazione. Bertolaso ha anche parlato con il sindaco dell’Aquila, che ha
confermato i crolli verificatisi in città. Nel frattempo il sottosegretario
alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, è in costante contatto con la
Protezione civile.
Due colonne mobili di aiuti del Dipartimento della
Protezione civile della Regione Lazio sono partite verso le zone colpite dal
sisma, con tende per sfollati e quant’altro necessario per prestare soccorso
alla popolazione.
Intorno alle 22,20 una forte scossa di terremoto era
stata avvertita in Emilia Romagna e nelle Marche. Il sisma ha avuto epicentro
nell’Appennino tosco-emiliano, nel Forlivese. Sono in corso accertamenti per
verificare danni eventuali a persone e cose. Il sisma è stato avvertito in
particolare nel Pesarese, a Urbino e anche ad Ancona, oltreché nel Ferrarese e
nel Bolognese, nel Cesenate e a Rimini. A Forlì e Cesena alcune persone sono
scese in strada. Moltissime le chiamate ai centralini dei pompieri di Pesaro,
Urbino, Ancona e Senigallia, dove il sisma è stato avvertito distintamente
anche ai primi piani delle abitazioni.
La scossa è stata sentita in varie zone di Trieste,
a Muggia (Trieste), Grado (Gorizia) e Lignano (Udine), oltre che ai piani alti
di varie località lungo la costa friulana e giuliana. Segnalazioni sono
arrivate anche dalla Toscana e dal Veneto.
Il Dipartimento della Protezione
Civile ha reso noto che il sisma ha avuto magnitudo 4.6, con epicentro tra i
comuni di Forlì, Forlimpopoli e Castrocaro Terme, in provincia di Forlì, e di
Faenza in provincia di Ravenna. Il dato tecnico è dell’Istituto nazionale di geofisica e
vulcanologia. L’ipocentro è stato individuato a grande profondità:
profondità del sisma, ha spiegato l’ing. Demetrio Egidi, responsabile della
Protezione Civile dell’Emilia Romagna, l’area dove è stata avvertita la scossa
è stata vasta. Le verifiche della protezione Civile, insieme con Vigili del
Fuoco e Prefetture, non segnalano danni a persone o cose. Nelle prossime ore
saranno compiuti ulteriori accertamenti alla ricerca di eventuali danni.
Offerte di aiuto da Russia, Germania, Grecia, Iraele.
Stanno arrivando al dipartimento della protezione civile offerte di aiuti da
tanti paesi per il terremoto di questa notte. Tra i paesi che hanno contattato
il dipartimento ci sono Russia, Germania, Francia, Grecia, Israele ed anche
l’Unione Europea. Per ora comunque, ha spiegato il dirigente della protezione
civile, Agostino Miozzo, «non abbiamo bisogno di aiuti dagli altri Paesi».
La notizia fa il giro del mondo. La notizia del
tragico terremoto in Abruzzo è riportata dai principali media
internazionali. La Cnn manda in onda continui aggiornamenti, con collegamenti
in diretta da L’Aquila, mentre il sisma è la notizia di apertura del sito
della Bbc e del quotidiano spagnolo El Mundo, ed è ampiamente riportata
sul francese le Monde. Grande spazio anche sull’agenzia stampa cinese Xinhua,
dove appaiono continui aggiornamenti sul numero delle vittime.
L’Associazione
Noi consumatori,esprimendo solidarietà nei confronti delle famiglie delle
vittime del disastro che ha colpito il centro Italia, raccomanda di non mettersi in viaggio per non ostacolare i
soccorsi. Inoltre, c’è il divieto di sorvolo su tutta l’area. Non risultano al
momento danni alle linee ferroviarie e alle principali strade della zona
colpita dal terremoto.