Test online sui contributi Inps
L’estratto conto previdenziale online è una realtà per 200mila
lavoratori, mentre tra un paio di settimane la platea del nuovo
servizio sarà composta, progressivamente, da 20 milioni di persone che
riceveranno la lettera con cui l’Inps comunica la prima parte del Pin
per l’accesso. Con questa novità i lavoratori possono interagire con
l’Inps sia per conoscere la propria posizione contributiva, sia per
comunicare in tempo reale eventuali difformità rilevate. Basterà essere
in possesso del codice personale di accesso (Pin) per segnalare
all’Inps via internet informazioni errate o mancanti che possono
interessare l’estratto conto rilevabile dal cassetto previdenziale o il
nuovo “Cud previdenziale” che fornirà al lavoratore tutte quelle
informazioni che riguardano la contribuzione da parte del datore di
lavoro.
Al nuovo sistema informatico si accede esclusivamente tramite il Pin
oppure con la carta nazionale dei servizi (Cns) o la carta Regionale
(Crs). Le prime 200mila lettere sono state inviate ai lavoratori
dipendenti che compiono l’età pensionabile fra il 2010 e 2011 e che
hanno, pertanto, maggiore urgenza di sapere che la propria posizione
previdenziale è aggiornata e corretta. Sono in fase di invio le
comunicazioni – che l’Inps stima in circa venti milioni – indirizzate
ai lavoratori dipendenti che hanno intrattenuto almeno un rapporto di
lavoro nel periodo 1/1/2005 – 31/12/2009.
In questa prima fase sono esclusi, fra gli altri, coloro che hanno
presentato domanda di ricongiunzione di contributi ad altro ente. Nella
lettera personalizzata i lavoratori troveranno, salvo che ne siano in
già in possesso, la prima metà del Pin, elemento indispensabile per
l’accesso all’estratto conto elettronico e al Cud previdenziale, che
potrà essere completato e attivato esclusivamente tramite il contact
center dell’Inps.
Grazie all’estratto conto, tramite l’apposita opzione
“segnalazioni”, l’assicurato potrà segnalare eventuali anomalie o dati
difformi, inviare allegati in formato digitale, generare la
protocollazione e stampare la ricevuta. Facendo riferimento ai dati
contenuti nel Cud previdenziale, gli assicurati potranno effettuare
direttamente o tramite un patronato la segnalazione di informazioni
errate o mancanti. Questo servizio consente, infatti, di conoscere in
modo analitico tutti i dati che precedentemente erano indicati nella
parte contributiva della certificazione unica, modello Cud.
Se si rilevano errori di inquadramento, retribuzione, accredito
settimanale, le relative segnalazioni saranno trasmesse, dalle sedi
Inps, direttamente al datore di lavoro interessato o all’intermediario
abilitato, di norma il consulente del lavoro incaricato degli
adempimenti. Qualora, invece, la segnalazione riguardi la mancanza dei
dati relativi a uno specifico rapporto di lavoro, le sedi accerteranno
se si tratta di una mancata trasmissione dei dati retributivi e
contributivi, cioè delle denunce mensili, o se vi è una vera e propria
mancata denuncia del rapporto di lavoro. In quest’ultimo caso la sede
Inps competente si attiverà per trasformare la segnalazione in
denuncia, interrompendo così i termini prescrizionali.
In caso di inadempienza del datore di lavoro il lavoratore
subordinato non perde il diritto alle prestazioni poiché vale il
principio dell’automaticità di cui all’articolo 2116 Codice civile,
inteso a non far ricadere sul lavoratore il rischio di eventuali
inadempimenti del datore di lavoro in ordine agli obblighi
contributivi. Rischio che si concretizzerebbe, appunto, nella perdita
del diritto alle prestazioni o nella fruizione di prestazioni ridotte.
La tutela deve essere garantita ai dipendenti, mentre sarà l’ente a
dover recuperare, anche coattivamente, quanto dovuto dal datore di
lavoro.
La stessa garanzia non hanno, al momento, gli iscritti alla gestione
separata, che restano pur sempre di lavoratori autonomi ma sono
all’esame del Parlamento provvedimenti intesi ad estendere
l’automaticità delle prestazioni anche ai collaboratori a progetto.