Ticket Asl, mille solleciti di pagamento per esami mai fatti
GLI HANNO richiesto il pagamento di più di 400 euro per 11 prestazioni sanitarie, dettagliandole per data e luogo dove sarebbero state effettuate. Ma lui non ha usufruito neanche di uno dei servizi che gli vengono contestati. Roberto Lascialfari si è visto arrivare la richiesta il 15 giugno. “Sulla base di indagini presso l’anagrafe comunale, l’Inps e l’anagrafe tributaria – si legge – lei non ha i requisiti per chiedere l’esenzione dal ticket”. In pratica, scrive la società che si occupa della riscossione dei crediti per la Asl 10, il signor Lascialfari avrebbe effettuato ben 11 servizi sanitari (che però non vengono specificati) tra il 17 gennaio 2009 e il 27 settembre del 2010.
Li avrebbe fatti all’ospedale di Borgo San Lorenzo e di Santa Maria Nuova a Firenze, alle Piagge, all’ex Iot, al poliambulatorio di Santa Rosa e Morgagni, anche all’istituto Fanfani. Un tour attraverso la sanità fiorentina, insomma. Per tutti questi, avrebbe dichiarato per iscritto che era esente dal pagamento di ticket. Ora gli chiedono i soldi non versati: un totale di 413,77 euro. «Ma io non ho mai fatto alcuna analisi in nessuna di quelle date – spiega il signor Roberto —. Eppure la raccomandata è chiara: vogliono il pagamento». Come lui, decine di fiorentini in questi giorni si son visti recapitare una raccomandata con la richiesta di pagamento di prestazioni di cui non hanno mai usufruito.
Solo a Scarperia dove vive il signor Lascialfari sono arrivate le ormai famose lettere ad almeno altri due cittadini, chiedendo rispettivamente il pagamento del ticket per 180 e 160 euro. Non sono soli: in tutto il territorio della Asl 10 sono arrivati solleciti per oltre 1000 prestazioni sanitarie, tutti che non corrispondono a servizi realmente usufruiti. E c’è chi come la famiglia Lascialfari si è visto richiedere centinaia di euro. “Quando ho telefonato al numero indicato nella raccomandata – racconta il signor Roberto – mi hanno spiegato che c’è stato un errore e che presto mi arriverà una lettera di annullamento della raccomandata precedente. Ma ancora non ho visto niente”. Anche un messaggio preregistrato annuncia che le raccomandate inviate prima del 10 giugno sono frutto di un errore e dunque da annullare.
Cosa è successo? “Colpa di un problema al sistema informatico di Equitalia che riscuote per noi i crediti – spiegano dalla Asl 10 -. Sono partiti solleciti di pagamento per centinaia di prestazioni, ma si tratta di un errore”. In pratica un computer impazzito avrebbe scambiato dei file, abbinando in maniera casuale un elenco di prestazioni mai fatte a un database di utenti della Asl 10 che mai le hanno richieste. Così son partite le raccomandate con tutta la preoccupazione in chi le ha ricevute. “Sono già state inviate le lettere di scuse da parte dell’azienda ai cittadini colpiti da questo errore – conclude la Asl -. Valgono anche quale annullamento delle precedenti raccomandate». Ma a Scarperia le nuove lettere con relative scuse per il disagio causato, non sono ancora arrivate.