TICKET SANITARI – LE NUOVE REGOLE PER L’ESENZIONE CON LA RICETTA ELETTRONICA
Con la recente entrata in vigore della ricetta elettronica cambiano anche le regole per ottenere l’esenzione dai ticket sanitari. In particolare, non si potrà più compilare l’autocertificazione all’atto della fruizione della prestazione specialistica o, in farmacia, siglare la ricetta alla consegna dei farmaci. Sulla ricetta elettronica sarà infatti già riportato il codice della fascia economica certificata, vale a dire ciò che risulta dalla banca dati dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS, come riportato dal medico che ha eseguito la prescrizione.
Questo codice va attentamente verificato, perché potrebbero verificarsi casi in cui si ha diritto ad ulteriori esenzioni finora non richieste. È opportuno perciò riepilogare le direttive che ci ricorda il Ministero della Salute in merito ai requisiti necessari per ottenere l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario, la tassa sulle prestazioni mediche imposta ai cittadini italiani per le prestazioni di pronto soccorso, per l’acquisto di farmaci, per gli esami diagnostici e per le visite specialistiche.
Ed ecco quali sono, ad oggi, le categorie che
possono ottenere l’esenzione dal pagamento dell’odioso balzello sulla
salute.
1) Coloro che sono affetti da patologie croniche invalidanti (il cui elenco è compreso tra quelle indicate sul sito web del Ministero). In tal caso, l’esenzione deve essere richiesta all’Azienda
Sanitaria Locale di residenza presentando un certificato medico che attesti la
presenza della malattia;
2) Coloro che sono affetti da malattie rare (anche queste pubblicate sul sito del Ministero);
3) Coloro che sono riconosciuti invalidi. In tal caso è la commissione medica dell’Azienda sanitaria di appartenenza a certificare il livello di esenzione in base alla patologia invalidante.
4) I pazienti che si sottopongono a visite ed esami per diagnosi precoce di tumore (“l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa
sanitaria – spiega il Ministero – è finalizzata alla diagnosi precoce dei tumori del collo dell’utero,
della mammella e del colon-retto”).
5) Maternità: le coppie che desiderano avere un bambino e le donne in stato di
gravidanza hanno diritto ad eseguire gratuitamente alcune prestazioni
specialistiche e diagnostiche, utili per tutelare la loro salute e quella del
nascituro.
Passiamo all’esenzione per
reddito e vediamo quali sono i parametri attualmente riconosciuti per richiederla.
Hanno
diritto all’esenzione: a) i cittadini di età inferiore a 6 anni e quelli di età
superiore a 65 anni, purché appartenenti ad un nucleo familiare con reddito
complessivo non superiore a € 36.151,98 annui; b) disoccupati e familiari a
carico: con un reddito del nucleo familiare inferiore a € 8.263,31 elevato a €
11.362,05 nel caso di coniuge a carico, più ulteriori € 516,46 per ogni figlio
a carico; c) titolari di pensione sociale o percettori di assegno sociale e
familiari a carico; d) titolari di pensione minima di età superiore a 60 anni e
familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo
inferiore a € 8.263,31 elevato a €11.362,05 nel caso di coniuge a carico, più
ulteriori € 516,46 per ogni figlio a carico.
C’è inoltre da sapere che i livelli di esenzione variano per territorio su base regionale 2011
sono gradualmente entrate in vigore nelle Regioni le nuove modalità di verifica
delle esenzioni per reddito.
Ricordiamo infine che la fascia economica di appartenenza
va verificata attraverso la determinazione
del reddito complessivo del proprio nucleo familiare fiscale, o con l’attestazione
ISEE.