TLC. Roaming, Ministri Ue: verso obbligatorietà tariffe calmierate
BRUXELLES. I governi dell’Ue hanno confermato la volontà di riduzione le tariffe roaming e hanno trovato un accordo sulla necessità di imporre obbligatoriamente al consumatore una tariffa “di protezione del consumatore”, con i price cap fissati dal regolamento europeo che scattano d’ufficio. Durante in Consiglio Informale dei Ministri delle Tlc di Hannover, il ministro tedesco Michael Glos e la commissaria Ue alle tlc Viviane Reding hanno confermato che “una volontà’ di accordo sul roaming e’ stata messa in evidenza nella riunione informale dei ministri”. La commissaria Reding ha indicato che mentre qualche mese fa i ministri si erano dimostrati divisi su un intervento per ridurre le tariffe a beneficio dei consumatori alla riunione informale dei ministri sono emersi “alcuni punti di accordo”. Secondo il ministro tedesco Glos le tariffe attuali “sono nettamente troppo elevate, un regolatore a livello europeo e’ necessario e urgente per il roaming sia per il dettaglio che per l’ingrosso”. Una soluzione “potra’ essere trovata prima dell’estate”, ha aggiunto Glos. Solo due settimane fa il Parlamento Ue ha discusso la relazione dell’eurodeputato Rubing che propone che venga lasciata all’utente la possibilità’ di scegliere se pagare per le chiamate internazionali la tariffa “protetta” o se invece optare per qualche altra formula tariffaria offerta da un operatore, se ritenuta più conveniente. I Ministri delle Tlc dei Ventisette non sono riusciti a trovare un accordo però circa la possibilità di inserire le altre opzioni all’interno di una regolamentazione comunitaria. Ad Hannover non si e’ parlato di cifre ma i Ministri concordano sulla necessità “di non mettere in pericolo la concorrenza” tra gli operatori. La Commissione europea invece ha proposto un tetto ai prezzi all’ingrosso e al dettaglio per assicurare che gli operatori riducano i prezzi al consumo. Toccherà allora al Parlamento trovare il giusto compromesso e chiudere la partita già nel voto in programma nella sessione plenaria di maggio. Se poi ci sarà una delibera da parte dei ministri delle telecomunicazioni dei Ventisette Stati Membri dell’Ue, sullo stesso testo, il regolamento potrebbe entrare in vigore in estate. |