Tombe spogliate delle salme e rivendute
Vendevano su internet le cappelle gentilizie con falsi atti di compravendita. Veri e propri monumenti risalenti anche al 1800, che per legge non possono essere alienati. La sgradevole sorpresa, per usare un eufemismo, è toccata ad una famiglia napoletana: dopo un periodo di assenza dalla città, recatasi al cimitero di Poggioreale ha constatato che la propria cappella era stata lussuosamente ristrutturata e chiusa con l’installazione di un nuovo cancello. Le salme che vi erano sepolte erano state asportate.
INDAGINE – Secondo quanto appurato dalla Guardia di finanza nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura di Napoli, una cappella del cimitero di Poggioreale sottratta agli aventi diritto era stata offerta e venduta su internet dall’organizzazione criminale al prezzo di 800 mila euro. Il tutto era reso possibile grazie all’abilità nella falsificazione di documenti di loculi e manufatti funerari, con la complicità di alcuni impiegati comunali.
SUL SITO DEGLI ANNUNCI – Nelle scorse settimane, su un noto sito di annunci immobiliari comparve una particolare inserzione: «Vendesi tomba online», ovvero una cappella gentilizia ottocentesca e al prezzo di 800mila euro.
«LIBERATI» DALLE SALME – I componenti della gang provvedevano anche a «liberare» le tombe dei resti mortali per renderle disponibili all’acquisto. Le indagini dei finanzieri hanno accertato che la ristrutturazione era stata autorizzata attraverso falsi documenti. Le fiamme gialle hanno effettuato alcune perquisizioni e un copioso materiale da consegnare in Procura.