Tornado di nuovo in volo Scudi umani a Misurata
E’ stato colpito anche un edificio del bunker del colonnello Gheddafi nel secondo giorno dell’offensiva internazionale contro Tripoli. E ieri sera è stata la volta dei primi Tornado italiani, che non hanno bombardato ma solo pattugliato. La Russa: la contraerea di Gheddafi è stata largamente neutralizzata. Oggi un sito d’opposizione riferisce che Khamis, uno dei figli del rais, sarebbe morto per le ferite in un attacco aereo dei giorni scorsi da parte dei ribelli. Il governo francese fa sapere di non avere notizia di vittime civili negli attacchi, quello britannico conferma che non vi saranno forze d’occupazione o invasione. Sulle minacce del leader libico all’Italia, ‘non dobbiamo lasciarci intimidire’, precisa il ministro degli Esteri Franco Frattini, che confida nelle prossime ore si ripristini un rapporto di collaborazione con la Lega Araba – dalla quale ieri sono arrivate critiche – e ritiene sia giunto il momento di passare sotto l’ombrello Nato. Oggi a Bruxelles, riunione dei ministri degli Esteri della Ue. Al Cairo,segretario generale Onu aggredito da manifestanti filo Gheddafi
NUOVI DECOLLI TORNADO DA TRAPANI – Il primo di tre aerei Tornado italiani e’ appena decollato dalla base dell’Aeronautica di Trapani. Non e’ nota la destinazione: viene solo sottolineato che stanno svolgendo la loro missione. L’Italia ha messo a disposizione della coalizione che sta svolgendo le operazioni militari sulla Libia 8 caccia: 4 Tornado Ecr per la neutralizzazione delle difese aeree nemiche e 4 intercettori F-16. Nel giro di pochi minuti sono partiti anche il secondo e il terzo Tornado. Sulla missione viene mantenuto il riserbo, anche se non e’ escluso che possa trattarsi di una coppia di caccia destinata ad operare sulla Libia e del loro rifornitore. Due caccia intercettori F-16 sono appena decollati dalla base dell’Aeronautica di Trapani. Secondo quanto si e’ appreso affiancheranno i due Tornado decollati poco fa con compiti di scorta.
DECIMOMANNU, DECOLLATI PER RAID 2 F18 SPAGNOLI – Sono decollati alle 12 da Decimomannu per la prima missione sulla Libia due cacciabombardieri F18 e un aero tanker dell’Aeronautica militare spagnola. Il 47/o Gruppo di Torrejon e’ cosi’ entrato in azione nell’operazione ”Odyssey Dawn”. Destinazione e ordini di missione top secret, ma sulla linea di volo fervono i preparativi intorno agli altri arei spagnoli.
PILOTA TORNADO, SU BENGASI SOLO PATTUGLIATO – ”Ieri sera nella missione condotta in Libia abbiamo solo pattugliato la zona nei pressi di Bengasi ma non abbiamo ritenuto di lanciare i missili contro i radar”. Lo ha detto Nicola Scolari, 38 anni, uno dei tre piloti che ieri ha partecipato alla missione italiana contro la Libia.
FRANCIA, NESSUNA NOTIZIA VITTIME CIVILI – Un portavoce del governo francese ha detto di non avere informazioni sul fatto che civili siano rimasti uccisi negli attacchi sulla Libia.
BAN KI-MOON AGGREDITO AL CAIRO DA FILO-GHEDDAFI – Il segretario generale dell’Onu Ban ki-Moon è stato aggredito in piazza Tahrir al Cairo da manifestanti filo Gheddafi. I manifestanti che si sono riuniti davanti alla sede della Lega araba prima dell’arrivo del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, contro l’intervento militare in Libia, hanno anche assaltato un paio di automobili mentre passavano davanti alla sede della Lega araba, in una strada che porta a piazza Tahrir.
FRATTINI; NON DEVE ESSERCI GUERRA,RISPETTO 1973 – In Libia non ci deve essere una “guerra” e l’Italia intende verificare “la coerenza” dell’azione della coalizione internazionale con il pieno rispetto della risoluzione 1973 dell’Onu. Lo ha detto il ministro degli esteri Franco Frattini, a Bruxelles. “In Libia non ci deve essere una guerra, ma la piena implementazione della risoluzione 1973. L’Italia ha accettato di fare parte della coalizione internazionale proprio per fare rispettare il cessate il fuoco, fare fermare le violenze e proteggere la popolazione”, ha detto Frattini, parlando con i giornalisti. “Vogliamo verificare molto attentamente tutte le azioni che saranno prese per verificarne la loro coerenza con la risoluzione Onu. Ecco perché crediamo sia tempo di muovere da una coalizione dei volenterosi ad un approccio più coordinato sotto la Nato, perché la Nato ha l’esperienza e la capacitàper guidare un’azione meglio coordinata”, ha aggiunto il capo della Farnesina. Rispondendo ad altre domande dei giornalisti, Frattini ha ribadito che l’Italia intende verificare l’implementazione del cessate il fuoco “e vuole continuare a lavorare molto da vicino con la Lega araba e vuole avere coerenza: non vogliano andare oltre la stretta applicazione della risoluzione Onu”, ha rimarcato.
BAN KI-MOON, LEGA ARABA DECISIVA PER ONU – “Il forte impegno della Lega Araba” per proteggere i civili in Libia “ha reso possibile l’adozione della risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu”.Lo ha affermato il segretario generale del Palazzo di vetro, Ban Ki-Moon, al termine del suo incontro con il segretario generale della Lega Araba, Amr Mussa. “Col forte impegno della LEga Araba – ha affermato Ban Ki-Moon – la comunità internazionale é stata in grado di prendere misure decisive per proteggere i civili che il colonnello Gheddafi sta uccidendo ed attaccando, una situazione considerata totalmente inaccettabile e condannata da tutto il mondo”. Il segretario generale dell’Onu ha rinnovato il suo appello per un immediato cessate il fuoco in Libia l’impegno delle Nazioni Unite a mettere fine alle ostilità e a portare gli aiuti umanitari alla popolazione.
LA RUSSA: NON POSSO DIRE SE TORNADO HANNO BOMBARDATO – “Tocca al comando militare rilevare se effettivamente” i Tornado italiani “hanno colpito l’obiettivo, non tocca a me e comunque non lo direi”. Lo ha affermato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, facendo capire che nel corso della missione potrebbe anche essere stato non necessario utilizzare l’armamento di cui i caccia sono dotati. Il ministro – intervenendo a La telefonata di Maurizio Belpietro, su Canale 5 – ha spiegato che i Tornado italiani intervenuti ieri sulla Libia “sono di una tipologia che consente di colpire i radar, non hanno bombe dirompenti: hanno operato contro i radar e colpendoli se li avessero trovati accesi o non già distrutti. Tocca al comando militare rilevare se poi hanno colpito o no: non tocca a me e non sono notizie che comunque darei”. Il cessate il fuoco annunciato dal governo libico? “Quello che possiamo verificare è se si alzano in volo aerei e non ci risulta che questa mattina si siano alzati in volo aerei libici”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Comunque è “il comando alleato – ha aggiunto il ministro – che deve verificare se questa proclamazione di cessate il fuoco fatta da Gheddafi sia vera o se siano vere le affermazioni fatte qualche ora prima in cui si diceva ‘combatteremo a lungo, sara’ un’offensiva continua da parte di noi libicì”.