Tornano a salire le tariffe: a gennaio il gas aumenta del 2,8%
ROMA (8 dicembre) – Nomisma Energia stima
che le bollette del gas dal primo gennaio aumenteranno del 2,8%. Si
tratta di un rincaro pari a 26 euro su base annua per le famiglie tipo
(quelle con consumi pari a 1.400 metri cubi).
Le cause. A far riprendere la corsa alle bollette del gas gioca,
ancora una volta, l’andamento del greggio che dopo mesi in caduta
libera, ha ripreso quota nell’ultimo trimestre. E che a ottobre è
tornato a 80 dollari al barile. L’atteso incremento dei costi del
metano interromperebbe la dinamica di ribassi registrata nell’ultimo
anno quando le bollette del gas hanno registrato, nei quattro trimestri
consecutivi, cali dell’1%, del 7,5%, dell’1,2% e del 7,7%.
Primo rincaro dopo quattro trimestri di ribassi. Se l’indicazione trovasse conferma nel consueto aggiornamento trimestrale dell’Authority per l’energia, atteso entro fine mese, per il gas si tratterebbe del primo rincaro dopo quattro trimestri di ribassi. Secondo la stima di Nomisma Energia sull’andamento delle tariffe nel prossimo trimestre gennaio-marzo 2010 non ci saranno variazioni per le bollette elettriche.
Dal primo gennaio 2010 le tariffe del metano sono attese registrare un rincaro del 2,8%.
Un aumento che, – spiega Davide Tabarelli, esperto tariffario di
Nomisma Energia – per una famiglia tipo con 1.400 metri cubi consumati
in un anno, si tradurrebbe – sottolinea – in una maggior spesa annua di
26,2 euro con il costo del gas che subirebbe un incremento di 1,9
centesimi di euro al metro cubo, a 69,4 cent.
Sul fronte della luce, invece, per il primo trimestre dell’anno
prossimo gli esperti tariffari di Nomisma Energia non prevedono al
momento variazioni. Anche se – spiega l’esperto – non si può escludere
qualche possibile ritocco.
Per quanto riguarda l’elettricità le stime si basano
sull’andamento dei prezzi di Borsa e dei costi per l’acquisto del gas,
principale fonte per la produzione elettrica, mentre per il metano le
previsioni sono elaborate in base agli automatismi tariffari legati a
greggio e prodotti petroliferi. «Le stime riguardano gran parte del
periodo di riferimento per il prossimo aggiornamento dell’Authority»,
aggiunge l’esperto sottolineando che la variazione risente
dell’andamento delle quotazioni del greggio, «in netta ripresa ad
ottobre». Per la luce, l’aggiornamento è più complesso e – ricorda –
tiene conto oltre all’andamento passato dei prezzi dei combustibili,
anche dei prezzi in borsa dell’elettricità, delle previsioni per il
prossimo anno e, infine, dell’andamento degli oneri legati soprattutto
alle fonti rinnovabili.