Toyota, richiamate 436.000 ibride
TOKYO
Toyota si appresta a richiamare circa 436.000 auto ibride a
livello globale, comprensive delle Prius prodotte fino alla fine di
gennaio.
Il dato, in base ad anticipazioni di stampa, include
la quota in Giappone, pari a 223.068 vetture, resa nota dal ministero
dei Trasporti, ed è suddivisa in quattro modelli: la Prius (199.666
pezzi), la nuovissima Prius PHV (plug-in hybrid, 159), la SAI (10.820)
e la Lexus HS250h (12,423). Nel mondo, invece, saranno richiamate
intorno alle 213,000 auto, di cui circa 150.000 in Nord America.
Il
ministero dei Trasporti ha annunciato il richiamo in officina delle
Prius in virtù di un acclarato difetto al sistema frenante. Toyota ha
consegnato al ministero un documento che precisa le modalità del
richiamo, le ragioni tecniche della misura in oggetto, i riferimenti
esatti dei modelli di Prius considerati e le loro date di produzione.
Si tratta di Prius di terza generazione, fabbricate in Giappone e commercializzate dal maggio 2009 nell’arcipelago.
Il
gigante dell’automotive giapponese aveva già indicato nei giorni scorsi
che avrebbe richiamato in officina i modelli SAI, Lexus HS250h e Prius
PHV, tutti equipaggiati con le stesse tecnologie di frenata Prius.
La
Toyota ha inoltre deciso di sospendere le nuove vendite in Giappone
delle sue vetture ibride, in particolare dei due modelli che avrebbero
lo stesso problema ai freni riscontrato sulla Prius: si tratta della
SAI berlina e della Lexus HS259h. «La riparazione non è ancora pronta,
per cui la Casa sospenderà le nuove vendite probabilmente fino alla
fine del mese», questa la dichiarazione ufficiale della Toyota.
La
nuova decisone di ritiro delle vetture arriva dopo alcuni mesi neri per
la casa giapponese, che dall’autunno 2009 è stata costretta a ritirare
milioni di veicoli. Questi i difetti riscontrati:
Freni:
riguardano l’ultima serie della Prius – la vettura ibrida di maggior
successo sul mercato mondiale – uscita l’anno sorso; in caso di
temperature particolarmente basse il sistema idraulico potrebbe avere
una risposta tardiva. Il richiamo riguarda le 400mila Prius di cui si è
deciso oggi il ritiro (circa 220mila in Giappone) e altre 28mila ibride
di modelli diversi ma con le stesse tecnologie.
Tappetini:
quello in corrispondenza del posto guida potrebbe incastrarsi
sull’acceleratore, bloccandolo a fine corsa; il richiamo ha riguardato
oltre 5 milioni di veicoli sia Toyota che Lexus, costruiti a partire
dal 2004 e tutti venduti sui mercati statunitense e canadese.
Acceleratore:
il difetto riguarda la progettazione del pedale, fabbricato dalla
statunitense Cts; in caso di condensa all’interno dell’abitacolo il
pedale può infatti rimanere bloccato a fine corsa. Il richiamo
corrispondente riguarda 4,6 milioni di vetture in tutto il mondo, la
metà delle quali negli Stati Uniti e 1,8 milioni in Europa; nessun
problema per le auto giapponesi, equipaggiate da altri fornitori.
La
notizia del ritiro delle vetture non ha comunque danneggiato il titolo
Toyota in borsa, che durante la seduta ha guadagnato circa il 4%,
contenendo così le perdite generali della borsa di Tokyo che chiude con
un calo dello 0.19%.