Traffico illecito di rifiuti in Campania Sequestrate venticinque aziende/Video
NAPOLI
Sequestrate 10 aziende. Agli indagati viene contestato il reato
49 persone indagate: 13 misure cautelari. Le misure cautelari
Capo dell’organizzazione titolare azienda di autotrasporti . Le
(26 aprile) – I carabinieri del Comando per la Tutela dell’ambiente
(Noe), su disposizione della Procura della Repubblica di Napoli, hanno
eseguito numerose misure cautelari per traffico illecito di rifiuti in
tutte le provincie della Campania.
di associazione a delinquere, traffico illecito organizzato di rifiuti,
gestione illecita di rifiuti. Nel corso dell’operazione sono state
sequestrate 25 aziende insistenti nel polo conciario e conserviero
delle provincie di Avellino e Salerno, che smaltivano illecitamente in
terreni e cave.
emesse dal gip collegiale sono in tutto 13 e vanno dalla custodia in
carcere all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria; 49 gli
indagati, tra imprenditori, autotrasportatori e proprietari di cave e
terreni. Tra i rifiuti sversati, cuoio conciato, scarti, cascani,
ritagli, polveri di lucidature contenenti cromo esavalente; inoltre,
miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, scarti
della separazione meccanica nella produzione di carta e cartone.
indagini, coordinate dal pm Maurizio De Marco, avevano preso il via per
verificare eventuali sversamenti illeciti di rifiuti nel fiume Sarno. I
carabinieri hanno invece accertato che, dopo gli interventi di bonifica
realizzati dal commissariato straordinario, lo sversamento nel fiume
era diventato più difficile e i titolari delle aziende conciarie e
conserviere erano ricorsi a sistemi alternativi. Capo
dell’organizzazione è considerato Alfonso Russo, titolare di un’azienda
di autotrasporti, che secondo l’accusa, organizzava lo smaltimento
illecito degli scarti di produzione dagli arresti domiciliari dove è
detenuto per usura.
Video
Le immagini dei carabinieri