Tragedia alla Love Parade: 19 morti schiacciati dalla folla.
Un strage assurda. Una festa che si è trasformata in tragedia. E’ successo sabato scorso alla Love Parade, una festa di musica techno che si svolge ogni anno a Duisburg, in Germania. Diciannove persone hanno perso la vita e altre cinquecentosedici sono rimaste ferite, secondo un bilancio provvisorio della polizia. Fra i morti anche una ragazza di 21 anni di Brescia, Giulia Minola, che studiava moda e design a Milano. Intanto è bufera di polemiche sulla sicurezza e sugli interventi che avrebbero potuto evitare la strage di giovani alla manifestazione musicale. Finora sono stati identificati 16 morti su 19. Avevano fra 18 e 38 anni: 11 uomini e otto donne, di cui 11 erano tedeschi, due spagnoli, gli altri venivano da Olanda, Australia, Italia (Giulia), Cina e Bosnia. La procura indaga per omicidio colposo. La fine delle povere vittime è stata impressionante: i giovani sono stati schiacciati, calpestati, asfissiati nella calca terribile creatasi attorno alle 17 in un tunnel lungo 200 metri e largo 20 che avrebbe dovuto portarli sulla grande spianata all’aperto per il concerto finale. Nella tragica ressa, nel panico di massa, molti ragazzi hanno cercato una scorciatoia all’aperto arrampicandosi su una scala di sicurezza e su alcune impalcature. Ma purtroppo le strutture non hanno retto il peso e sono crollate schiacciando la gente sottostante. Intanto, per evitare il peggio, le autorità decidevano di non dare l’allarme per far defluire alla meno peggio la folla. Ma il peggio è avvenuto ugualmente.
“Una tragedia che ci lascia attoniti e sotto choc – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori -. Esprimamo le nostre condoglianze e la nostra solidarietà alle famiglie delle povere vittime. Ciò che più ci sconcerta è la totale assurdità della situazione: Come è possibile che nell’ambito di una manifestazione così importante non si sia attuato un piano di sicurezza adeguato? E’ una vergogna, gli organizzatori della Love Parade hanno commesso un errore imperdonabile, una leggerezza che è costata la vita a diciannove persone. Tutto lo staff è colpevole di omicidio, responsabile di quanto accaduto. E’ necessario punire penalmente gli organizzatori e farlo in tempi brevi! Inoltre è importante capire i criteri con cui è stata preparata la Love Parade, ridiscutere i piani di sicurezza pubblica di queste manifestazioni e soprattutto garantire incolumità ai centinaia di giovani che partecipano a concerti ed eventi. Bisogna fare in modo che tragedie del genere non accadano più. Non è possibile morire per l’incompetenza e la negligenza di personaggi, che per business e scopi puramente egoistici, hanno lasciato che il divertimento si trasformasse in morte. Chiediamo chiarezza e giustizia!”