Trasporto pubblico a Napoli, cronaca di una mattinata d’inferno
Sono le 8.10 quando il treno della metropolitana della Linea 1 resta fermo nella stazione Materdei per un guasto elettrico. Un calo di pressione elettrica e scattano le luci d’emergenza. Dopo alcuni minuti di attesa nell’infernale vagone diretto alla stazione Dante, i passeggeri vengono avvertiti del guasto e del fatto che “per quindici minuti la circolazione dei treni è sospesa”. Tutti a piedi. Ancora una volta. Pochi giorni fa lo stop era durato 40 minuti. Ancora peggio. Il servizio offerto da Metronapoli negli ultimi mesi peggiora di giorno in giorno, nonostante i disservizi e i disagi per i passeggeri siano sotto gli occhi di tutti. E nonostante la settimana scorsa si sia verificato anche un decesso proprio nella stazione di piazza Garibaldi, forse causato dal gran caldo che c’è in stazioni e treni della metro. Come se non bastasse, i passeggeri sono costretti anche a correre, per recuperare il tempo che perdono a causa dei guasti e ritardi ormai all’ordine del giorno.
“La situazione peggiora di settimana in settimana – denuncia il presidente di NoiConsumatori, l’avvocato Angelo Pisani -. I disagi per gli utenti che pagano regolarmente il biglietto sono sempre più gravi ma le istituzioni locali continuano a non prendere provvedimenti. In città si parla tanto di guerra aperta ai cosiddetti ‘portoghesi’, di controlli serrati per chi non paga il ticket di viaggio, ma di fatto non si fa nulla per limitare i disagi ed i disservizi procurati quotidianamente ai cittadini. E chi ne paga le conseguenze sono come al solito i napoletani che sborsano sempre più soldi per un trasporto inadeguato. Oltre al danno del rincaro sul trasporto pubblico scattato il primo aprile, la beffa di ritardi, soppressioni corse e guasti inammissibili”.