Tre ragazzi muoiono e la Procura apre un’inchiesta su sostanze anoressizzanti
“Vogliamo chiarezza per quanto accaduto ai tre giovani che assumevano sostanza anoressizzanti. Bisogna assolutamente diffidare da tutti quei prodotti e dalle sostanze che promettono miracoli e dalle centinaia di pubblicità ingannevoli e fuorvianti che vengono trasmesse in televisione. Tutti gli esperti ed i migliori dietologi concordano che il modo migliore, sano e sicuro per perdere peso è quello di seguire una dieta controllata da uno specialista e di praticare attività fisica. I veri risultati, quelli duraturi, si ottengono gradualmente e con impegno. Nessuna sostanza può sostituire o velocizzare una dieta ma può solo recarci danni fisici talvolta anche molto gravi”.
Lo ha detto l’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’associazione NoiConsumatori, commentando la notizia riguardante l’inchiesta aperta oggi dalla Procura di Roma per accertare l’eventuale omesso controllo sulla commercializzazione, l’utilizzo e la prescrizione di una sostanza anoressizzante per combattere l’obesità, la Fendimetrazina, vietata nei mesi scorsi dal ministero della Salute in quanto ritenuta pericolosa. Gli accertamenti hanno preso spunto dal decesso, nel giro di alcuni anni, di tre giovani: un uomo e due donne, una delle quali Silvia Lolli, il cui caso fu seguito con attenzione dai media.