Tredicesima: 70% spesa tra rate, spese di fine anno e cartelle pazze

(ANSA) – NAPOLI, 20 DIC – Il 70% o molto di più della tredicesima rischia di andare in fumo tra pagamenti di fine anno, tasse varie e rate, e le «cartelle pazze» non migliorano certo la situazione: lo sostiene l’avvocato Angelo Pisani, presidente del movimento Noi Consumatori, che definisce dicembre «un mese nero per la maggior parte dei consumatori».

«Con l’avvicinarsi del Natale molti consumatori stanno già pensando alla busta paga più pesante che arriverà, come di consueto, sotto l’albero. Ma più che in viaggi e regali, le tredicesime serviranno però, quest’anno come non mai, a far fronte alle innumerevoli minacce di fermo amministrativo e ipoteca oltre alle scadenze fiscali e rate di prestiti, che assorbiranno gran parte del denaro dei consumatori». A fare i conti sui diritti dei consumatori e su come verranno impiegate le tredicesime è il movimento Noi Consumatori, secondo cui, pagate tutte le tasse, debiti e richieste delle esattorie alla fine nelle tasche degli italiani resterà poco meno del 30% della tredicesima mensilità.

A bruciare un’ampia fetta dei risparmi e tredicesima sarà innanzitutto la richiesta di pagamento tributi e multe arretrati pretese dalle esattorie tramite minacce di fermo amministrativo ed ipoteche, spiega l’avv. Pisani. «Poi si dovranno fare i conti con i costi della rc auto e delle rate dei mutui o prestiti , sui quali peraltro incombe il rialzo dei tassi già programmato dalla Bce. Ma il salasso per i consumatori non finisce qui: si dovranno pagare le tasse di auto e moto, il canone Rai, ratei e bollette». In particolare Pisani denuncia un incremento degli sos giunti al call center di Noi Consumatori (081.556.7777, per sms 334.8211008) da parte «di migliaia di cittadini perseguitati dalle cartelle ‘pazzè e da ipoteche e fermi amministrativi illegittimamente imposti dalla Gestline».

(ANSA).

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