Tremonti: “Limite alle ganasce fiscali”. Pisani: “Finalmente il ministro ha deciso di aprire gli occhi su quanto noi denunciamo e combattiamo con successo da anni”
“Servono alcune correzioni che però non dipendono dall’amministrazione ma dal Legislatore. Per le ganasce ci deve essere un limite”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti a margine di un convegno sul decennale delle agenzie fiscali tenutosi a Roma lo scorso 20 maggio nella sala Giulio Cesare del Campidoglio, annunciando nuove misure a tutela di chi cade tra le maglie della riscossione di Equitalia. Anche il ministro pone, dunque, l’accento sull’urgenza e sulla necessità di bloccare ogni forma di abuso delle ganasce fiscali, ma anche degli interessi sugli interessi che oggi, nell’ambito della riscossione, producono autentici fenomeni di anatocismo, ovvero la pratica tutta bancaria che prevede il calcolo degli interessi sugli interessi in caso di rateizzazione. Secondo Tremonti, infatti, nel mirino del Legislatore devono finire in particolare le modalità «di calcolo delle sanzioni fiscali: troppo spesso non si capisce se si tratti di veri interessi o di ulteriori sanzioni». Sono necessarie quindi modifiche e ritocchi per ricostruire un sistema fiscale più umano: “Meno ganasce, meno interessi passivi addebitati e un sistema più vicino alla condizione reale di tanti cittadini italiani” – ha sintetizzato Tremonti. In merito a quanto affermato dal ministro dell’Economia non poteva mancare l’intervento dell’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’associazione NoiConsumatori, salito alla ribalta delle cronache locali e nazionali per aver difeso contribuenti vessati dal sistema della ex-Gestline e per aver vinto migliaia di battaglie contro la stessa società di riscossione. Artefice di petizioni di massa, di appelli e denunce alla Magistratura sui metodi discutibili, illegittimi ed irregolari operati dall’ente riscossore, portavoce di migliaia di utenti – tra cui il grande Maradona che ha scelto come difensore proprio Angelo Pisani nella sua battaglia contro il fisco italiano – messi in serie difficoltà da cartelle irregolari e leader di comitati formati dalle”vittime di Equitalia Polis”, il legale si è occupato di migliaia di casi di contribuenti perseguitati da un sistema di riscossione dei tributi poco trasparente ed ha ottenuto giustizia per innumerevoli famiglie ed imprese strozzate dalle “cartelle pazze” ovvero ipoteche sugli immobili, fermi auto e moto anche per cartelle esattoriali mai notificate, già annullate con sentenza, già pagate o prescritte. Nel 2009 l’avvocato partenopeo è riuscito a mettere in luce le irregolarità della procedura di riscossione da parte della ex Gestline “quando viola il limite di 8000,00 euro per l’iscrizione ipotecaria e non notifica gli avvisi di mora prima di avviare telematicamente la predetta procedura”. Una vittoria legale clamorosa che ha spianato la strada all’esercizio del diritto di difesa dei contribuenti e ad una valanga di ricorsi contro i metodi sbrigativi “non rispettosi del principio di trasparenza, correttezza e proporzionalità della procedura” utilizzati dal concessionario e condannando la stessa Equitalia al risarcimento danni ed alla cancellazione dell’ipoteca illegittimamente disposta in danno del contribuente.
“Quando nel 2009 abbiamo ottenuto questa grande vittoria – spiega l’avvocato Pisani -, ci siamo subito appellati a Tremonti affinchè frenasse e controllasse le metodologie applicate dai sistemi di riscossione nei confronti delle famiglie e delle imprese vessate e messe ingiustamente in difficoltà. A distanza di due anni finalmente il ministro ha deciso di aprire gli occhi. Abbiamo denunciato e trattato oltre duecentomila casi di ipoteche illegittime per violazione dei limiti di valore, irritualità delle notifiche ed illegittimità di titoli presupposti. A tutt’ oggi Equitalia continua a tartassare i cittadini con le cosiddette ‘cartelle pazze’. Cittadini vittime della ‘mala-burocrazia’ e degli errori ed omissioni proprio degli enti impositori che non comunicano ai concessionari i pagamenti, le mancate notifiche, le prescrizioni, gli sgravi delle cartelle esattoriali e le reali posizioni debitorie dei contribuenti già regolarizzate, esponendoli a rischi gravissimi e pericolosi quali l’ipoteca della casa ed il sequestro dell’auto”. “Noi continueremo la nostra crociata in difesa dei diritti dei contribuenti e ci auguriamo che quanto affermato dal ministro Tremonti si trasformi in realtà nel più breve tempo possibile. Ormai siamo giunti ad un punto di svolta che vede realizzarsi quanto noi stiamo denunciando e combattendo da anni” – conclude Pisani.