Treni in Campania sporchi? Da martedì società tedesca penserà a ripulirli
Sarà una ditta tedesca – la Dussmann
Service – a occuparsi della pulizia dei treni regionali in Campania e
in Molise. Lo annunciano le Ferrovie informando di aver così affidato
il primo lotto, fra i venti aggiudicati a seguito della gara europea.
L’appalto è stato vinto dalla multinazionale berlinese Dussmann
Service, società del gruppo Dussmann, uno dei principali operatori dei
servizi di pulizia e di facility presente in 26 paesi con oltre 50mila
addetti.
Il nuovo appaltatore – spiega una nota delle Fs – gestirà da martedì
prossimo i servizi di pulizia nei 13 impianti di Trenitalia dislocati
fra Avellino, Benevento, Campobasso, Napoli, Pozzuoli, Battipaglia,
Salerno, Sapri e Torre Annunziata.
Ha già attivato le nuove attrezzature e iniziato a formare i dipendenti
per conseguire gli standard di servizio previsti da Trenitalia. La
Dussmann Service è una realtà industriale operativa in Italia da 40
anni, il fatturato 2008 è stato di oltre 230 milioni di euro. Il nuovo
contratto, per un valore annuale di oltre tre milioni di euro, è
relativo al lotto 16 della gara indetta da Trenitalia il 20 giugno 2008.
Il primo, di un gruppo di venti lotti, contrattualizzato a livello
nazionale. «Obiettivo della gara -scrivono le Ferrovie – era quello di
aprire il servizio a tutto il mercato europeo delle imprese
specializzate, elevando così gli standard di qualità attraverso
contratti legati ai risultati e alla soddisfazione dei clienti e
attraverso prestazioni altamente professionali basate sull’uso di
macchinari di ultima generazione e più efficaci processi lavorativi».
In base al nuovo contratto, 101 lavoratori sono stati assunti dalla
Dussmann Service, d’intesa con le organizzazioni sindacali, nel pieno
rispetto della clausola sociale e di quanto previsto dall’accordo di
settore. Inoltre, ai lavoratori sono stati saldati da Trenitalia gli
arretrati stipendiali per far fronte alle inadempienze delle precedenti
ditte insolventi.
Nelle scorse settimane, in varie stazioni tra cui quella di Napoli si
erano verificati proteste e atti di sabotaggio legati proprio
all’avvicendamento tra le vecchie ditte e le nuove vincitrici
dell’appalto.