Treni: torna il controllore dopo 10 anni. Addio obbligo di obliterare il biglietto, i posti saranno già assegnati
Da oggi 14 giugno torna dopo 10 anni a bordo dei treni regionali delle Fs il capotreno, con compiti di controllo dei biglietti, vigilanza sui vagoni e assistenza ai passeggeri.
Questa è una delle novità per passeggeri e pendolari in viaggio su
3.600 treni del servizio regionale delle Ferrovie, a partire da oggi,
con l’arrivo del nuovo orario estivo, assieme a pacchetti-sconti e
aumenti di prezzi intorno al 10% sulle tratte commerciali servite dagli
EurostarCity. Ma ci sono anche altre novità, come l’addio all’obbligo
di obliterare il biglietto in stazione prima di salire a bordo: finisce
infatti l’era del biglietto “aperto” e del rischio di viaggiare senza
posto. Con il ticket il posto a sedere sarà assegnato su tutti i treni
Intercity, Intercity notte, Espressi.
Sulle tratte regionali il capotreno che bucava il biglietto, forniva
informazioni, orari e assistenza in vettura. Questa figura era ormai solo un lontano
ricordo, scomparso da oltre 10 anni. Sulla base di accordi sindacali,
il capotreno-controllore doveva infatti finora sedere in cabina di
guida, con funzioni di assistenza al macchinista: l’accordo
azienda-sindacati continuava infatti a prevedere (unico caso in Europa)
il doppio macchinista alla guida dei treni. L’addio al doppio
macchinista è stato però sancito il 15 maggio scorso su tutti i treni
(ad eccezione dei merci e quelli nei quali non c’è collegamento tra
cabina e vagoni, ad esempio il Pendolino), in virtu’ di un accordo
siglato tra Fs e i maggiori sindacati di categoria, consentendo così al
capotreno di tornare al suo compito di controllo biglietti e assistenza
tra i viaggiatori.
Da oggi chi acquista il biglietto per qualsiasi treno a media e lunga
percorrenza (Espressi, Intercity Notte e Intercity, categoria che
assorbirà anche gli attuali Intercity Plus, denominazione cancellata
con il nuovo orario) dovrà indicare quando intende effettuare il
viaggio e con quale treno. Decade quindi la validità di due mesi del
ticket su qualunque convoglio della stessa categoria, fatta salva la
possibilità di cambiare la prenotazione fino a due volte prima della
partenza. Cessa quindi l’obbligo di vidimare il ticket prima di salire
a bordo. Il biglietto conterrà l’indicazione del posto a sedere
assegnato, come già accade per i Frecciarossa ed Eurostar. Nel caso non
vi fosse disponibilità di posti a sedere, si potrà chiedere ugualmente
di viaggiare, in questo caso il biglietto però recherà la dicitura
”senza garanzia del posto”.