Trenitalia, pendolari sui binari: aspettate i ritardatari
Tutto è iniziato lunedì mattina quando i pendolari hanno fatto i conti
con il nuovo orario di Trenitalia. C’è una variazione, in particolare,
che ha messo in crisi i viaggiatori abituali, quella dell’Intercity per
Roma. Fino a venerdì scorso quel treno partiva alle sei e 23; da lunedì
è stato anticipato alle 5,55 e ha messo in ginocchio tutti i pendolari
che arrivavano alla stazione con i mezzi pubblici: adesso sono
costretti ad arrangiarsi con passaggi da parenti e amici. A nulla sono
valse le proteste della vigilia, così, quando lunedì mattina il treno
si apprestava a lasciare la stazione alle 5,55 è scattata la protesta.
Chi prende il treno tutti i giorni conosce tutti i compagni di viaggio,
magari non sa il nome, ma ha mandato a memoria orari e abitudini. Così,
quando sul treno si sono accorti che mancavano tanti pendolari, un
gruppo è sceso e si è piazzato davanti al locomotore, fermando la
partenza, in attesa che arrivassero tutti. L’episodio si è ripetuto
un’altra volta ieri all’alba, e anche stamattina i pendolari hanno
annunciato che si piazzeranno davanti al treno per consentire a tutti i
compagni di viaggio di non perdere il convoglio per andare al lavoro.
Si tratta di manifestazioni spontanee e non violente. La polizia
ferroviaria interviene quando viene avvisata dal personale del treno.
Ma dalla segnalazione all’arrivo degli agenti, passa il tempo
necessario per l’arrivo dei ritardatari, e il presidio sui binari si
scioglie senza che ci sia bisogno di interventi di forza: «Proseguiremo
con costanza – dice uno dei portavoce dei pendolari dell’Intercity –
finché Trenitalia non capirà che ci arreca un enorme danno». Parlano in
tanti, e tutti chiedono l’anonimato per evitare di essere individuati
ed eventualmente coinvolti in una azione legale per l’invasione dei
binari: «Il problema è soprattutto di chi viene dalla provincia. Prima
eravamo organizzati. I mezzi pubblici ci consentivano di raggiungere
per tempo la stazione. Adesso è impossibile». Per venire incontro alle
esigenze dei pendolari, già dalla scorsa settimana si è attivato
l’assessore regionale alla mobilità, Ennio Cascetta, che ha concordato
una modifica nelle partenze della linea 2 della metropolitana per
consentire agli utenti di arrivare in orario all’Intercity per Roma. Le
linee pubbliche cittadine che, invece, dipendono dall’assessorato
comunale, non hanno ancora subìto modifiche, anche se l’assessore
Nuzzolo ha convocato un tavolo con Metronapoli e Anm per stabilire un
eventuale anticipo delle partenze per favorire i pendolari. La
soluzione immediatamente prospettata dalla Regione Campania è stata
accolta con soddisfazione dai pendolari: «Ma purtroppo non è utile a
tutti – spiega un altro dei pendolari contestatori – soprattutto a chi
viene da altre province. Io sto costringendo i miei familiari a
levatacce incredibili per farmi accompagnare alla stazione. Non è
giusto, lo spostamento dell’orario dell’Intercity è stato un colpo
durissimo per tutti noi». Ma proseguono anche i disagi per i
viaggiatori della Tav. Dopo un lunedì nero in cui si sono susseguiti i
problemi, Trenitalia ha ammesso che «La prima giornata feriale,
dall’entrata in vigore del nuovo regime, ha fatto registrare alcuni
ritardi a causa del fisiologico assestamento e consolidamento
dell’orario». Però ancora ieri la Tav ha viaggiato con grandi problemi.
Il treno delle 20 che collega Roma a Napoli è giunto alla stazione
Termini con venti minuti di ritardo ed è ripartito dalla capitale 35
minuti dopo l’orario previsto. Proteste da parte dei viaggiatori,
nonostante un leggero «recupero» sulla tratta Roma-Napoli percorsa a
velocità piena.