Treno deragliato, 8 indagati per la strage Consorzio: impianto era da rinnovare
ROMA
Il treno regionale R108 è deragliato nel tratto della linea
La procura di Bolzano indaga. Otto le persone indagate, si
Il procuratore di Bolzano Guido Rispoli ha autorizzato i tecnici a sollevare i vagoni
L’impianto ferroviario, intanto, rimarrà sotto sequestro e quindi chiusa almeno
Ripresa in parte circolazione. I treni hanno ripreso a circolare
Nella zona del disastro ferroviario di Castelbello già nel passato c’erano state infiltrazioni d’acqua. «Un
Vecchie infiltrazioni. Burger ha ammesso che ieri mattina deve
Impianto irrigazione era da rinnovare. Proprio oggi al Consorzio
Nessun ferito in pericolo di vita. Quindici feriti sono ancora
Ferito politico perse carte elezioni. Doveva andare a Bolzano
(13 aprile) – Giornata di lutto oggi in Alto Adige, con bandiere
esposte a mezz’asta, per l’incidente ferroviario che ieri ha causato
nove morti e 28 feriti in Val Venosta.
tra Castelbello e Laces per una frana di 400 metri cubi, causata dalla
rottura di un impianto d’irrigazione di un campo di meleti sovrastante
la tratta. Rompendosi, l’impianto avrebbe infiltrato pesantemente
d’acqua pesantemente il terreno sottostante, rendendolo instabile fino
a farlo franare. La frana ha colpito in pieno il treno della società
provinciale di trasporti Sad che stava transitando proprio in questo
momento. «Una scena agghiacciante, il treno pieno di terra e di fango.
Una cosa tremenda», ha detto un pompiere volontario.
ipotizzano i reati di omicidio plurimo colposo, procurata frana e
disastro ferroviario. Degli otto indagati, 6 potrebbero essere chiamati
a rispondere della gestione dell’impianto di irrigazione che ha
provocato lo smottamento del terreno, determinando il deragliamento.
Gli altri due sono i proprietari dei terreni interessati dallo
smottamento. «I gestori della linea ferroviaria della val Venosta non
sono indagati», ha sottolineato il procuratore di Bolzano Guido
Rispoli.
del treno per escludere che vi siano vittime sotto il pianale del
convoglio. «È vero – ha detto il magistrato – che al momento non
risultano segnalazioni di dispersi, tuttavia è necessario escludere
qualunque eventualita».
fino a domani per consentire l’opera dei periti. Per domani è anche
previsto un sopralluogo dei magistrati sul posto. Al momento la procura
ha già nominato due periti: uno di loro dovrà occuparsi dell’aspetto
geologico della disgrazia, l’altro dovrà chiarire lo stato
dell’impianto irriguo che sembra all’origine della tragedia. Rispoli ha
confermato che per il disastro sono stati emessi otto avvisi di
garanzia, indirizzati ai responsabili del consorzio irriguo e ai
proprietari dei fondi interessati dalla frana. Rispoli ha comunque
specificato che l’iscrizione nel registro degli indagati «è un atto
dovuto, per garantire agli interessati al diritto alla difesa e per
garantire loro anche la possibilità di partecipare con dei tecnici di
parte alle perizie». Tra le prime misure da adottare ci sarà il
pompaggio e la raccolta dei 990 litri di carburante ancora presenti
all’interno del serbatoio del treno, nonchè l’abbattimento di alcuni
alberi.
in parte. La linea rimane interrotta nel tratto dove è avvenuta la
disgrazia, dove i passeggeri vengono trasbordati su autobus. Oggi e nei
prossimi giorni i treni della ferrovia venostana viaggiano a
cadenzamento orario sulle tratte Malles-Laces e Merano-Naturno. Ad essi
si aggiungono autobus sostitutivi tra Malles e Merano e tra Laces e
Merano. «Gli orari sono stati elaborati ad hoc e restano in vigore fino
a revoca», ha detto l’assessore altoatesino ai trasporti Thomas Widmann.
guasto c’è forse stato, ma l’acqua eventualmente fuoriuscita non può,
da sola, avere provocato lo smottamento». Lo ha detto il presidente del
Consorzio irriguo della Venosta, Lothar Burger, tra gli indagati. «La
perdita del nostri impianto può essere stata al massimo la goccia che
ha fatto traboccare il vaso», ha detto.
esserci stato un guasto ad un impianto idraulico sovrastante il punto
della caduta della frana, ma ha sostenuto che una perizia fatta fare
ieri dimostra che nella zona, oltre all’acqua delle tubazioni, c’era
anche dell’altra acqua, proveniente – ha detto – da una vecchia
infiltrazione «con la quale il Consorzio – ha sottolineato – non ha
nulla a che fare». Due anni fa – ha aggiunto – un contadino gli aveva
parlato di questa perdita. Burger ha detto che la pericolosità della
zona era conosciuta sino dagli anni ’20, quando fu realizzata la prima
ferrovia, poi dismessa, sul tracciato della quale, cinque anni fa, è
stata poi realizzata la moderna linea gestita dalla Sad, società della
Provincia autonoma. «Allora – ha detto – la situazione era
costantemente monitorata, tanto che v’erano tre addetti che
percorrevano la zona a piedi 24 ore su 24 per constatare le condizioni
della massicciata. Burger ha detto che ieri una valvola del Consorzio,
a monte della frana, era stata aperta alle 8 e che potrebbe esserci
stata una perdita fino alle 9 (il treno è passato alle 9.03, ndr.)
dovuta al malfunzionamento della membrana. «Ma l’acqua eventualmente
fuoriuscita – ha detto – non può, da sola, avere provocato lo
smottamento». Burger ha espresso cordoglio per le vittime e solidarietà
ai feriti, assicurando la massima collaborazione con la magistratura:
«Se dovessero essere accertate nostre responsabilità – ha detto – ce ne
assumeremo l’onere».
irriguo della Venosta avrebbe dovuto tenersi una riunione per rinnovare
l’impianto. Lo ha detto il presidente del Consorzio Lothar Burger. «La
struttura esistente – ha detto – risale al 1973 ed era stata infatti
giudicata non più adatta. I responsabili intendevano sostituire le
vecchie linee di irrigazione a pioggia con nuovi impianti che fanno
gocciolare l’acqua lungo i fusti dei meleti. La riunione, visto il
disastro, è stata rinviata.
ricoverati negli ospedali di Bolzano, Merano, Silandro e Bressanone.
Nessuno di loro è in pericolo di vita. Al pronto soccorso di Merano
sono stati portati 13 pazienti, di cui 4 sono stati poi ricoverati in
vari reparti. Solo un paziente è in gravi condizioni ma fuori pericolo.
All’ospedale di Silandro sono giunti 8 pazienti, di cui 6 sono stati
ricoverati e le loro condizioni non destano preoccupazione. Un paziente
è stato dimesso questa mattina. Dei 5 pazienti ricoverati a Bolzano 3
sono tenuti sotto osservazione e versano in condizioni che i sanitari
definiscono medie o buone, mentre gli altri due sono gravi, pur non
versando in pericolo di vita. All’ospedale di Bressanone le condizioni
dell’unico paziente ricoverato sono stabili e non destano
preoccupazione. Il paziente si trova ora ricoverato in reparto.
per consegnare le liste del suo partito per le comunali che in Alto
Adige si svolgeranno il 16 maggio. Un esponente politico dell’Union
fuer Suedtirol è rimasto ferito. Theo Noggler, di Curon, un paesino
della vallata, ha riportato serie fratture per le quali sarà operato
nel pomeriggio. Le carte sono andate perse nel fango della frana e il
suo partito (destra di lingua tedesca) ha presentato un’istanza perchè
siano riaperti i termini della consegna.