Tributi locali, in arrivo il condono: liti sanabili versando 300 euro o il 20 %
NAPOLI — La giunta Iervolino aveva deciso i termini per condonare le liti pendenti: pagando 300 euro, per cartelle esattoriali il cui valore era fino a 2.000 euro; oppure il 20 per cento, per liti pendenti di valore superiore a 2.000 euro. In questo modo, la partita con l’Amministrazione comunale si sarebbe chiusa. Un condono vero e proprio, insomma, relativo ai soli contenziosi sui tributi locali: Ici, Tarsu, Tosap e Cosap. Ammesso che il cittadino avesse già inoltrato ricorso in commissione tributaria e fosse in attesa di sentenza. Per i napoletani sarebbe stato certamente un buon affare, anche perché dal 2005 la legislazione ha introdotto la possibilità di aprire una lite anche nei casi di fermi amministrativi e ipoteche. Ma forse, ci avrebbe guadagnato anche il Comune, perché avrebbe fatto cassa molto più velocemente. Solo che la delibera di giunta, si è trasformata lo scorso luglio in emendamento al Bilancio 2008 in Consiglio comunale, visto che il regolamento non è mai stato varato. Ecco perché ieri le commissioni competenti, Bilancio e Sviluppo, hanno stabilito di decidere d’imperio proponendo la chiusura delle liti pendenti attraverso una delibera di iniziativa consiliare. I presidenti delle Commissioni, Galiero e Cilenti, hanno parlato di «volontà espressa dal Consiglio che è stata disattesa dall’amministrazione, circostanza che ci ha convinti a riappropriarci delle nostre prerogative predisponendo una delibera di iniziativa consiliare, coinvolgendo anche le Municipalità ». «Inoltre — hanno detto —, il Comune di Napoli, azzerato il contenzioso, acquisirà ulteriori entrate e potrà destinare le risorse umane, sino ad oggi impegnate in questo settore, per la lotta all’evasione ed all’elusione». Al centro della discussione, la previsione di azzeramento delle vecchie liti tra contribuenti ed Amministrazione cui, appunto, si ricollegano anche fermi amministrativi ed iscrizioni ipotecarie. Quanto al coinvolgimento nella procedura della concessionaria Equitalia, i consiglieri Benincasa e Fiola hanno espresso perplessità «trattandosi di una fase successiva alla definizione del contenzioso tra Comune e cittadino ». Una volta chiusa la lite — è stato detto —, il contribuente deve in pratica comunque attivarsi a sue spese e autonomamente per l’eliminazione del fermo e la cancellazione dell’ipoteca, che potrebbero riferirsi anche a contenziosi con altri enti. Per approfondire meglio la questione, le commissioni hanno deciso di aggiornare i lavori ad una prossima riunione alla presenza anche del dirigente del servizio riscossione e di un rappresentante di Equitalia. L’avvocato Angelo Pisani, presidente di «Noiconsumatori », plaude all’iniziativa delle Commissioni consiliari sulle liti pendenti, ma chiede al Comune che alla seduta «venga invitato anche un rappresentanto dei Consumatori». Pisani auspica inoltre «l’approvazione di regole trasparenti per risolvere i contenziosi». Intanto è caccia all’hacker che ha cercato di introdursi nel pc dell’assessore alle Risorse Strategiche, Enrico Cardillo. che, accortosi del tentativo di intrusione «a maggio scorso, nei giorni di preparazione del Bilancio 2008», ha denunciato tutto alla Guardia di Finanza che l’altro ieri s’è recata anche al Comune di Napoli. Non si esclude nulla, con l’hacker che viene ricercato fuori ma anche dentro Palazzo San Giacomo.
Paolo Cuozzo