Troppe richieste per gli incentivi In molti rischiano di non incassarli
ROMA— Centralini delle Poste sigillati, ieri, per gli incentivi al consumo. Si riprende stamattina. Ma non cessano le polemiche sulle modalità di prenotazione degli sconti, in particolare per il settore dei motocicli dove le risorse, 12 milioni sui 300 stanziati dal ministero dello Sviluppo economico, sono già in via d’esaurimento.
Tuttavia tale verifica non può essere omessa: la legge infatti obbliga i venditori a stipulare subito il contratto di acquisto del ciclomotore, dando loro due giorni di tempo, dalla stesura dello stesso, per verificare telefonicamente la sussistenza delle risorse.
Passati i due giorni, se la risposta sarà stata positiva, l’acquirente dovrà versare l’acconto che, questa volta, lo vincolerà al successivo acquisto. Se invece, alla verifica telefonica, gli incentivi risulteranno finiti, l’acquirente, che ha firmato il contratto senza versare ancora l’acconto, non avrà l’obbligo di acquistare e il venditore dovrà stracciare il contratto.
Ci toccherà spiegare che le regole sono cambiate – continua il direttore – ma non ne saranno molto contenti, perché significherà che avranno meno soldi…». Intanto dalla Confcommercio arrivano le prime valutazioni sull’esito della campagna-incentivi: il punto di vista del presidente dei commercianti, Carlo Sangalli, è che l’iniziativa è benvenuta ma che, data la forte crisi dei consumi, le risorse risultano «esigue», come dimostra l’imminente esaurimento di alcuni incentivi.
«Del resto – si fa osservare – si tratta solo di un terzo delle risorse che erano state riservate all’auto».