“Troppi errori nelle previsioni”: consumatori contro meteorologi
Una class action contro gli istituti
meteorologici. Ad annunciarlo è il movimento Noiconsumatori.it che chiede
un risarcimento danni per le vittime delle previsioni del tempo errate. “A ridosso delle festività
pasquali – spiega il presidente dell’associazione l’avvocato Angelo Pisani
– gli annunci di brutto tempo errati hanno frenato l’arrivo dei turisti
nelle strutture turistiche. In particolare in Versilia ci sono state
numerose disdette a causa dell’annuncio di temporali che non si sono
verificati”. E’ un danno enorme per gli operatori del settore – sostiene
la nota di Noiconsumatori – che si aggira intorno ai 10 miliardi di euro.
“Stiamo studiando la possibilità – continua Pisani – di un’azione di
risarcimento danni e chiediamo alle vittime delle previsioni errate di
contattarci attraverso il sito www.noiconsumatori.org .
meteorologi dobbiamo aspettarci “miracoli”? Non possono e non devono più
sbagliare considerati i passi avanti fatti dalla scienza? La risposta è
semplice, più di quanto non si creda: si chiamo “previsioni” non a caso,
perché di quello si tratta. Lo conferma anche Angelo Stanzione
del Centro Geofisico Prealpino e collaboratore del professo
Salvatore Furia.
“Mi dispiace per gli albergatori della Versilia ma
davvero in quei giorni l’Italia era divisa a metà: da una parte una
perturbazione e dall’altra poco distante, una cinquantina di chilometri
appena, c’era alta pressione. Questo ha rallentato molto la perturbazione
che invece di investire in pieno quelle zone è rimasta un po’ ai margini”.
Che margini di errore ci sono per le previsioni? “Più lunghe sono
le previsioni e più sale il margine d’errore – spiega ancora
Stanzione – A 48 ore possiamo sbagliare del 20 per cento, a 72 ore anche
del 50 per cento. Tutti noi utilizziamo modelli matematici preparati da
università di tutto il mondo. E’ possibile andare a vederli e consultarli
sul sito www.westwind.ch. Noi del Centro Geofisico Prealpino
usiamo il modello “Bolam” o “Ambo” ma tutti sono altrettanto validi.
Su quello vengono costruite le previsioni ma nessun meteorologo sa che
cosa accade esattamente nell’atmsofera”.
Un consiglio, quindi, agli
appassionati di meteo? “Guardate, leggete consultate i siti di cui vi
fidate di più. Per quanto riguarda il Varesotto, vanno benissimo il
nostro sito,
quello dell’aeronautica
o quello svizzero: metteteci alla prova. E se siete soddisfatti
affidatevi sempre agli stessi”.