Troppi spot al cinema, condanna per danni
NAPOLI – Il film doveva iniziare alle 23,10 come indicato sui giornali e su internet. Invece l’accesso in sala venne consentito solo alle 23,30 e la proiezioni iniziò addirittura cinque minuti dopo la mezzanotte. Il motivo? Un’interminabile serie di spot pubblicitari trasmessi prima del film in un cinema di Napoli. Due spettatori si sono ribellati e hanno denunciato il multisala: il giudice di pace del capoluogo campano ha dato loro ragione e condannato il cinema a risarcire i danni (550 euro ciascuno).
La vicenda risale al giorno di Natale del 2002 e la proiezione riguardava il film «Natale sul Nilo». Il giudice di pace di Napoli, Giuseppe Rachiglio della settima sezione civile, nella sentenza si sofferma sul principio secondo cui gli spettatori pagano solo per assistere al film prescelto, e non a spot non richiesti. «Da oggi in poi – commenta l’avvocato Angelo Pisani, presidente del movimento Noi Consumatori che ha difeso i due querelanti – i cinema valuteranno bene prima di imporre fastidiosi spot pubblicitari». Per l’avvocato il ritardo determina «una ingiusta e illegittima appropriazione del tempo dell’utente-contraente, con un illegittimo bombardamento pubblicitario a vantaggio del proprietario del cinema».