Troppo arsenico nella birra tedesca, colpa delle farine fossili
(AGI) – New York, 8 apr. – A causa di una tradizionale tecnica di depurazione, la cosiddetta filtrazione a terra di diatomee, la birra venduta in Germania contiene livelli alti di arsenico.
Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori della TUM (Technische Universitat Munchen) in uno studio presentato al 245esimo meeting dell’American Chemical Society. Dopo aver analizzato tutti i materiali, dal luppolo al malto durante l’erogazione, i ricercatori hanno rilevato che l’arsenico è rilasciato dalla farina fossile (o sabbia di diatomee). Il materiale filtrante è utilizzato per rimuovere il lievito, il luppolo e altre particelle e dare alla birra l’aspetto cristallino. “Siamo giunti alla conclusione che la farina fossile è una significativa fonte di contaminazione da arsenico della birra”, ha spiegato Mehmet Coelhan, autore della ricerca. Il metodo trova largo impiego nella filtrazione della birra, del vino e di altri prodotti. “Tuttavia i livelli di arsenico risultanti sono solo lievemente elevati ed è improbabile che chi beva le birre prodotte con questa tecnica diffusa si ammali.
L’avvelenamento da alcol è un’ipotesi molto più realistica”, ha concluso.