TROVARE LAVORO ONLINE – ECCO LE COSE DA NON FARE
Forse non lo sapete, ma mentre voi state cercando lavoro sul web, qualcuno ha già dato un’occhiata ai tanti curricula che avete vanamente inviato, alle vostre lamentele su facebook o alle esternazioni scomposte su twitter, e tutto questo può appannare, talvolta irreparabilmente, la vostra web reputation. Lo rivela una recente ricerca sul recruiting online condotta da una delle principali agenzie di somministrazione lavoro, Adecco, e l’Università Cattolica di Milano. «Un numero crescente di recruiter – avvertono i ricercatori – esclude i candidati dopo averne visualizzato i profili social. In Italia, il 35% dichiara di aver eliminato candidati per foto sconvenienti, informazioni non coerenti con il curriculum o commenti negativi sui datori di lavoro condivisi sui social network, mentre nel 2013 questa percentuale era di appena il 12%».
Di sicuro, dallo studio Adecco emerge che recruiting e ricerca di
lavoro avvengono sempre più online. Internet risulta infatti il canale privilegiato dei candidati per
trovare impiego (80%) e degli head hunter per la selezione del personale
(64%).
La ricerca, condotta in 26 paesi, coinvolgendo in Italia 2.742 candidati e 143
recruiter, mette poi in luce la propensione dei candidati verso le forme atipiche di lavoro, il cosiddetto smart-working, rivelando che in Italia ben il 67% degli aspiranti non ne ha mai sentito parlare.
«Allo stesso tempo, però, in Italia – emerge ancora dal rapporto – è forte la propensione a rendersi disponibili a
formule di impiego che coinvolgano soluzioni di smart working: da casa
57,2%, presso una sede più vicina 54,3%, in mobilità 40,5%, in co-working
35,5%. Per molti, i pro sarebbero: migliore
conciliazione lavoro – famiglia; risparmio di tempo e denaro nel tragitto
casa-lavoro; autonomia organizzativa; maggiore produttività. Tra i possibili contro, invece, emerge il timore di
isolamento e distrazione».