Tumori, super-raggio di carbonio per bruciarli: a Pavia il primo centro
MILANO
A Pavia apre i battenti il primo Centro Nazionale di Adroterapia oncologica
Secondo il Cnao, «bastano due o tre minuti per irradiamento e in
Inaugurata dai ministri Ferruccio Fazio, Giulio Tremonti e
La struttura, costata 125 milioni di euro, avvia oggi la sua
La realizzazione del Centro, concludono i suoi responsabili,
(15 febbraio) – Un super-raggio di carbonio e protoni per bombardare il
cancro risparmiando i tessuti sani. La nuova guerra al cancro inizia in
Italia a Pavia, (il primo centro sul territorio nazionale e quarto al
mondo) con armi di ultima generazione progettate e costruite
interamente in Italia.
(Cnao). Il cuore del Centro è il sincrotrone, la macchina cioè che
produce i protoni e gli ioni carbonio con i quali verranno bombardati i
tumori, e che è stata realizzata dall’Istituto nazionale di fisica
nucleare (Infn).
La particolarità di queste particelle è che sono in grado di penetrare
in profondità nel corpo umano, arrivando a colpire anche gli organi più
difficili da raggiungere con la chirurgia, «senza danneggiare – dicono
gli esperti – se non in minima parte i tessuti sani circostanti».
media una decina di sedute della durata di 25 minuti per curare una
varietà sempre più importante di patologie». Tuttavia, aggiunge Roberto
Orecchia, direttore scientifico della Fondazione Cnao, «questa terapia
non sostituisce la radioterapia convenzionale, ma è un’arma in più a
disposizione di medici e pazienti che può essere utilizzata in aggiunta
o in sostituzione dei trattamenti tradizionali. Degli oltre 120 mila
pazienti che ogni anno vengono sottoposti a radioterapia, si stima che
circa il 5% dei casi possa essere curato con i fasci di adroni».
Umberto Bossi, insieme al presidente della Regione Lombardia Roberto
Formigoni, la struttura è stata realizzata in 4 anni dalla Fondazione
Cnao. È il quarto centro al mondo di questo tipo, dopo quelli di Chiba
e Hyogo in Giappone e di Heidelberg in Germania, e si concentrerà in
particolare nella cura dei tumori solidi resistenti alla radioterapia o
difficilmente operabili, grazie a una radioterapia mirata che utilizza
al posto dei normali raggi X particelle subatomiche chiamate adroni.
fase di sperimentazione, che si concluderà nell’ottobre 2011. Entro la
fine di quest’anno, invece, partiranno i primi test sull’uomo che
coinvolgeranno 230 pazienti. I primi trattamenti di cura saranno invece
effettuati verso la fine del 2011, e il Centro si prevede lavorerà a
pieno regime entro il 2013, quando sarà in grado di curare circa 3 mila
pazienti ogni anno in circa 20 mila sedute.
«consentirà ai pazienti italiani che potrebbero trarre vantaggi
dall’adroterapia di non doversi più recare all’estero per la necessaria
cura, spesso con onere a carico del Servizio sanitario nazionale. La
valutazione dell’efficacia e dei costi della terapia sarà fra gli
obiettivi della sperimentazione clinica: si tratta comunque di costi
sostenibili all’interno dell’Ssn» .