Tutela dei diportisti: posti barca promessi entro il 2010
ANSA) – NAPOLI, 11 MAR – «Un contratto con i diportisti che assicuri effettivamente i 20.000 postibarca promessi entro il 2010». Questa la richiesta che l’avv. Angelo Pisani, come presidente delprimo sindacato a tutela dei diportisti, ha fatto all’assessore Ennio Cascetta durante la conferenzastampa di presentazione della 37esima edizione del Nauticsud. L’avvocato Pisani, di fronte alle promesse dell’autorità, si è sentito di richiedere «reali garanzie chepossano giustificare gli investimenti effettuati dal popolo dei naviganti di cui tutela le ragioni. Non acaso, il suddetto sindacato si propone per lo sviluppo della portualità con il potenziamento degliormeggi e la bonifica delle coste con una piena e maggiore tutela di tutto il territorio. Un’occasione peril presidente del Sindacato anche per denunciare la grave situazione in cui permane ancora a tutt’oggila richiesta di posti barca nella regione costringendo e sottomettendo i possessori di barca a milledisservizi, abusi ed una politica fatta di estorsioni e tangenti pur di assicurarsi un piccolo specchiod’acqua». «A Napoli si chiedono oltre 5.000 euro per un ormeggio di tre mesi senza il rilascio di alcuna fatturae garanzia», ha denunciato Pisani.
Posti barca Salve sono un diportista per passione, posseggo una piccola imbarcazione in legno ed abito a Terrasini Provincia di Palermo. Terrasini famosa per la sua esposizione al mare, quindi tradizionalmente paese marinaro. Il problema: L’anno scorso con un insediamento di un nuovo comandante della Capitaneria di Porto, spolvera e rende nota una ordinanza, di cui comunque posseggo tutte le copie, invitando tutti i possessori di imbarcazioni ancorate al porto di Terrasini, l’allontanamento delle stesse in quanto abusive, minacciando sequestri di imbarcazioni, multe salate ecc.ra. Reperendo informazioni, mi rendo conto che non potevo più tenere la barca a mare in quanto tutti i porti dei paesi limitrofi come balestrate, trappeto, carini, isola ecc.ra avevano lo stesso problema del comune di Terrasini ed il comandante incaricato era sempre lo stesso della capitaneria di porto di Terrasini. Un breve riassunto: Il comune di Terrasini ottenuta concessione provvisoria redige apposito bando e cosa inserisce come privilegio? gravi disabilità (non riesco a comprendere l’attinenza al diportismo) ed ex pescatori che oggi vanno a mare per il sostentamento della propria famiglia (se vogliono continuare ad andare a mare si mettano in regola chiedendo il permesso di pesca (altrimenti è evasione di tasse e concorrenza sleale con le pescherie) Non hanno privilegiato le barche in legno. Oggi mi ritrovo all’ultimo della graduatoria pur avendo barca in legno. Allora chiedo: Uccidiamo i diportisti? Abbiamo porti senza autorizzazioni e non in sicurezza: Porti senza possibilità di scendere o salire le imbarcazioni SENZA PAGARE NESSUNO in quanto privi di scivoli: portare le barche nei pontili bisogna stipulare un finanziamento…………..ed obbligatoriamente in NEROOOO. Allora che soluzioni ho per coltivare e non soffocare la mia passione? Ps: nel porto di Terrasini è una passione di tanti diportisti. Mi date un consiglio?