Tutte sentenze fantasma nel settore civile
NOICONSUMATORI. IT DENUNCIA BLOCCO SENTENZE ANCHE NEL CIVILE . A NAPOLI LA GIUSTIZIA NON ESISTE, PESSIMO ESEMPIO PER LA SOCIETA’
IL MINISTERO SEPPUR CONDANNATO PER TALI SCANDALI NON INTERVIENE
OLTRE CENTOMILA SENTENZE FANTASMA ANCHE PER LA GIUSTIZIA CIVILE, ATTI DEPOSITATI DAI GIUDICI MA NON RILASCIATI DAGLI UFFICI, NEGATA LA CONSEGNA DI SENTENZE ESECUTIVE, USO APPELLO O STUDIO, MENTRE DEBITORI, TRASGRESSORI E RESPONSABILI SE LA RIDONO E SE LA SPASSANO.
Un’altra disfunzione della macchina giudiziaria napoletana, la denuncia l’Avv. Angelo Pisani Presidente di Noiconsumatori.it, anche nel settore civile la giustizia non funziona, sono accantonate negli archivi e nelle cancellerie del Giudice di Pace del Tribunale di Napoli oltre centomila sentenze scritte e mai consegnate agli utenti se non dopo mille richieste, circa dieci mesi e file estenuanti .
Tutte sentenze, ancora, mai applicate, mai lette, mai appellate, perchè non consegnate dall’Ufficio copie del Giudice di Pace di Napoli, che impiega all’incirca 10/11 mesi dal deposito dell’atto da arte del giudice, e del Tribunale civile di Napoli, che impiega due mesi, mentre onesti cittadini soffrono e migliaia di presunte persone corrette e tanti irresponsabili vanno in giro per il mondo alle faccia del Ministero che non vuole vederci chiaro.
Forse un problema legato a doppio filo alla carenza degli organici, ad un personale sempre più esiguo rispetto alle tante facce dell’emergenza napoletana ed al mancato utilizzo dei sistemi informatici . Un caso che stride con il mancato rispetto delle regole e la grave emergenza sociale e criminalità presente sul territorio, sul quale interviene l’ Avv. Angelo Pisani : « È la conferma della difficoltà di poter svolgere la professione forense, difendere i diritti e far rispettare le norme o funzionare la Giustizia .
IL COLMO ANCHE LA SENTENZA CHE CONDANNA MINISTERO A RISARCIRE DANNI PER “SENTEZE FANTASMA” NON VIENECONSEGNATA IN TEMPO
A seguito dei reclami sullo scandalo dei disservizi degli uffici giudiziari e di una citazione per la tutela del diritto di difesa, presentata proprio dall’Avv. Angelo Pisani, in una causa promossa contro il Ministero della Giustizia, il Giudice di pace di Napoli condanna il dicastero di Via Arenula al pagamento del danno esistenziale per i disagi e lo stress subiti dal cittadino e quindi dall’avvocato nell’esercizio della sua professione, ma anche questa sentenza per esser rilasciata deve attendere circa 8 mesi .
Anche se il ministero della Giustizia è stato condannato a risarcire 500 euro di danni, e circa 300 euro di spese legali ad un avvocato napoletano per i disservizi nell’organizzazione degli uffici giudiziari napoletani, i disagi, il ritardo nel rilascio delle sentenze, nulla è cambiato nel ritardo del rilascio delle sentenze . Il provvedimento integrale è pubblicato sul sito internet www.noiconsumatori.it, nella sentenza il giudice Pietro Esposito Faraone ha accolto la richiesta di risarcimento avanzata dal legale, il quale denunciava, quanto accade tutt’ora, cioè che “nell’ufficio del giudice di pace di Napoli il tempo necessario per ottenere il rilascio di copie delle sentenze già depositate dai giudici, va dai 7 mesi , pagando i diritti d’urgenza, ai 12 mesi in via ordinaria”, e per riuscire ad avere le copie di un provvedimento in 7 mesi “è necessario pagare anche circa 50 euro per diritti di urgenza”.
Il giudice ha poi sottolineato che “la domanda di risarcimento non necessita di particolari prove perché “il cattivo funzionamento, per la mancanza di risorse e di mezzi, delle cancellerie degli uffici giudiziari del giudice di pace di Napoli è fatto acquisito alla conoscenza della collettività, con tale grado di certezza da apparire incontestabile”. In pratica, secondo il giudice, l’impossibilità di ottenere la copia di una sentenza in una causa civile, che ha riconosciuto il diritto di una delle parti ad ottenere, ad esempio, il pagamento di un credito, “significa che quel diritto viene negato o ritardato, e ciò – a parere del giudice – si traduce in un danno esistenziale che compromette anche il rapporto tra l’avvocato e il proprio cliente”. Per questa ragione il ministero della Giustizia, che ha il compito di provvedere al corretto funzionamento degli uffici, deve risarcire un danno di 500 euro, stabilito in via “equitativa”, oltre alle spese legali. Il principio stabilito dalla sentenza del giudice di pace di Napoli potrebbe dar luogo a migliaia di cause simili in tutti quegli uffici giudiziari dove i disservizi sono all’ordine del giorno . PER PISANI GLI AVVOCATI DEVONO DIFENDERE PRIMA SE STESSI PER POI TUTELARE I CLIENTI, PRETENDENDO UNA GIUSTIZIA SERIA ED EFFICACE