Tv, è guerra. Diktat del Garante dopo il flop del “terrestre”. E Mediaset ricorre contro Murdoch
Lo “switch off” nel Lazio lascia al
buio gli anziani. Tra gli “over 65”, ieri, gli ascolti sono crollati
del 22 per cento rispetto alla media dei sei lunedì precedenti. E ai
call center sono arrivate oltre 100mila telefonate di teleutenti in
preda al panico. Il ministero dello Sviluppo Economico-Dipartimento
Comunicazioni però minimizza gli impacci del passaggio al digitale
terrestre e parla di bilancio «nettamente positivo» per Roma e
provincia.
Per la Rai, intanto, una nuova insidia arriva
dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni. La possibilità per
Viale Mazzini di togliere i canali generalisti dall’offerta di Sky – ha
ammonito il presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò – dipenderà dalla
diffusione della piattaforma alternativa TivùSat. Nella fase
transitoria di passaggio al digitale (quindi fino a fine 2012), la tv
pubblica dovrà essere presente su «tante piattaforme da consentire a
tutti gli utenti di ricevere le sue trasmissioni. Se, nel periodo
transitorio, Sky in alcune zone è indispensabile» per vedere le reti
generaliste Rai, Viale Mazzini «deve stare anche su Sky, limitandosi a
criptare al minimo le trasmissioni».
Infine, si apre un nuovo fronte
nella guerra tra Mediaset e Sky. Il Biscione ha infatti presentato
ricorso all’Antitrust contro la chiavetta della tv di Murdoch che da
dicembre consentirà agli abbonati all’alta definizione di ricevere
l’offerta gratuita del digitale terrestre. La distribuzione della
chiavetta, secondo Mediaset, è «contraria alla normativa comunitaria e
nazionale in materia di concorrenza» perché punta a «frenare la
diffusione sul mercato di decoder che consentano di ricevere i
programmi a pagamento e i servizi interattivi di altri operatori».