Ue: cellulari e «chiavette», da oggi scatta il tetto al consumo di internet all’estero
MILANO – Da oggi niente più
rischi di megabollette per chi usa il cellulare nell’Unione europea. Ma
attenzione. La navigazione con il telefonino nei paesi Ue potrebbe
durare molto meno del previsto. Dalla giornata odierna infatti gli
operatori di telefonia mobile dell’Ue sono obbligati a porre un tetto
al consumo di internet in roaming e ad avvertire gli utenti quando
questo limite viene raggiunto per evitare il rischio di bollette
stratosferiche. Il cambiamento avverrà in due fasi. Da oggi al 30
giugno, gli utenti interessati ad avere il controllo preciso di quanto
stanno spendendo navigando in rete o scaricando dati in roaming (ovvero
attraverso una connessione effettuata in un Paese Ue diverso da quello
di origine) dovranno farne richiesta al loro operatore.
TETTO PERSONALIZZATO – Dal
primo luglio secondo le nuove norme Ue sul roaming, le compagnie
telefoniche sono obbligate a fissare un limite di 50 euro mensili per
lo scambio di dati attraverso il cellulare o la «chiavetta» del
computer portatile quando l’utente si trova all’estero, il quale deve
inoltre essere avvisato quando ha raggiunto l’80% del plafond. Gli
utenti hanno poi tempo sempre sino al primo luglio 2010 per fissare un
tetto «personalizzato» più alto o più basso e, qualora non lo
facessero, sarà automaticamente fissato a 50 euro mensili. Grazie alle
nuove norme europee, inoltre, il prezzo che gli operatori di telefonia
mobile pagano tra di loro per lo scambio di un megabyte di dati è stato
limitato ad 1 euro, ed sarà ulteriormente diminuito nell’arco dei
prossimi due anni. «La protezione dalle bollette choc – ha commentato
il commissario Ue per l’agenda digitale, Neelie Kroes – è un passo in
avanti per rafforzare la fiducia dei consumatori nell’uso delle
apparecchiature mobili per la navigazione su internet anche quando ci
si trova all’estero». Innumerevoli i casi di mega bollette che hanno
indotto le autorità europee ad adottare la norma entrata in vigore
oggi. In una nota, la Commissione ne ricorda due: i 46.000 euro
addebitati a un tedesco per aver scaricato un programma tv mentre era
in Francia e i 9600 euro della bolletta ricevuta da uno studente
inglese recatosi per un mese all’estero. La responsabilità della
corretta applicazione della nuova disposizione, ricorda Bruxelles, è
delle autorità di vigilanza nazionali (ad esempio Agcom) e a queste gli
utenti potranno e dovranno rivolgersi in caso di problemi.