Ue non molla la presa: “Italia insista nel risanamento”
Con il debito pubblico “così elevato” per l’Italia “è necessario proseguire con il consolidamento dei conti anche dopo l’eventuale uscita dalla procedura per deficit “. Se qualcuno si era illuso di un improvviso allentamento della guardia, in seno all’Ue, sui conti pubblici italiani, il commissario agli affari economici Olli Rehn spazza via dubbi e speranze, spigando che l’Italia deve soprattutto “riprendere competitività e capacità di crescita”.
La questione “fondamentale” per l’Italia è quella del “ripristino della sua competitività e della capacità di crescere di nuovo e di creare occupazione”: questo contribuirebbe a “ridurre le pressioni sulle finanze pubbliche”.
E’ un buon segno, ha spiegato Rehn, che il deficit italiano “resta sostenibile, sotto il 3% per quest’anno e per il prossimo”, e che il nuovo governo abbia “confermato gli
obiettivi di bilancio” del precedente governo. Inoltre, “Letta ha annunciato molte misure per rafforzare la crescita e perciò prima di annunciare la chiusura della procedura dobbiamo valutare le misure che il governo ci proporra”‘, e questo avverrà “prima della fine di maggio”.
La Commissione europea ha concesso due anni in più alla Francia per riportare il suo deficit al di sotto del 3% del Pil che avrebbe dovuto essere riportato al di sotto del tetto massimo entro quest’anno. “Considerando la situazione economica è forse ragionevole estendere di due anni la scadenza per la Francia e quindi correggere il deficit eccessivo entro il 2015,” ha detto Rehn durante la conferenza stampa di presentazione delle previsioni economiche Ue di primavera.
Pil dell’eurozona si contrarra dello 0,4% nel 2013 per poi risalire nel 2014 dell’1,2%. E’ quanto si legge nelle previsioni di primavera della Commissione Ue. Bruxelles ha rivisto al ribasso le stime di febbraio, che parlavano di un calo del Pil dello 0,3% nel 2013 e di un rimbalzo dell’1,4% l’anno prossimo. La Commissione ritiene che l’attivita economica si stabilizzera nella prima meta del 2013, “per girare in positivo gradualmente dalla seconda meta dell’anno prima di guadagnare velocita nel 2014”.
Fonte: www.rainews24.rai.it