UN DECRETO SALVA-ITALIANI DOPO LO SCANDALO SALVA-BANCHE
NOI
CONSUMATORI è in campo al fianco dei contribuenti in vista delle
imminenti festività natalizie e di fine anno, quando migliaia di famiglie,
oltre a quelle stremate dalle 4 banche in crack, si ritroveranno stritolate nella
morsa di fisco, banche ed assicurazioni, come accade ormai da tempo con le
scadenze del 31 dicembre.
«L’anno che si chiude fra
pochi giorni – sottolinea il presidente di NOI
CONSUMATORI Angelo Pisani
– è stato costellato di suicidi a causa di un sistema economico, finanziario e
fiscale che chiede rigore e rispetto delle regole ai cittadini-utenti, ma poi,
quando si tratta di offrire servizi equi e trasparenti, mostra troppo spesso il
volto feroce di un potere corrotto, inefficiente e quasi sempre garantito da
diffuse impunità. Il decreto Salvabanche – tiene ad aggiungere l’avvocato
Pisani – è lo scandaloso emblema di un Paese dove vige la legge dei due pesi e
due misure, con generose assoluzioni preventive per chi ha sottratto denari dei
risparmiatori, e pesanti azioni esecutive ai danni di chi magari quei risparmi
li aveva messi da parte nell’arco di una intera vita».
«Per questo – rincara la dose
Pisani – il governo si assuma le responsabilità che non si sono doverosamente
assunte le banche truffatrici e non faccia ricadere sulla povera gente le colpe
di oligarchi, banchieri e delinquenti di Stato o dell’alta finanza».
NOI
CONSUMATORI ha perciò inviato una missiva urgente al premier Matteo
Renzi e al ministro dell’Economia Padoan nella quale chiede che «in
considerazione della crisi economica tuttora in atto, ma soprattutto nell’anno
in cui migliaia di famiglie hanno visto andare in fumo i loro risparmi, il
Governo non aspetti l’azione lenta della magistratura, che non si sa se come e
quando arriverà, ma faccia fronte a questa ennesima, drammatica emergenza
mettendo mano ad horas ad un provvedimento Salva-Italiani e decretando,
con la stessa celerità adottata in favore degli istituti di credito, una moratoria di tutti i debiti delle
famiglie e delle piccole imprese con fisco, banche e finanziarie, almeno fino a
metà gennaio 2016». «Un Governo serio, degno di questo nome – conclude
Pisani – non potrà restare indifferente di fronte alla perdita annunciata di
altre vite umane strozzate dai debiti e saprà assumersi il coraggio e la
responsabilità di varare un decreto Salva-Italiani, a nostro giudizio ben più
urgente e salvifico del contestato Salva-Banche».
NOI CONSUMATORI inoltre, sempre sul versante della
tutela, sta predisponendo le azioni risarcitorie in sede civile da intentare
contro le 4 banche fallite (e poi salvate) che potranno essere attivate da
tutti i possessori di titoli spazzatura consigliati dagli stessi istituti,
senza che gli organi di controllo, Consob e Bankitalia, lanciassero l’allarme
preventivo ed evitassero così a tante famiglie questa sciagura.